venerdì 9 settembre 2022

Tutto per amore!

 
 
ALLA SCUOLA DEL VANGELO
ascoltare | conoscere | seguire | celebrare | servire

Anno C
24a domencia del Tempo Ordinario


SEGNO DI CROCE E SILENZIO
Dopo il segno di croce, inizia questo momento di ascolto della voce del Signore, raccogliendoti in un istante in silenzio. Come all'inizio della creazione Dio ruppe il velo del silenzio del mondo per fare scendere sulla terra come pioggia la sua voce, così nel silenzio del tuo cuore e della tua mente il Signore stesso semini in te la sua parola, perché la tua vita diventi feconda di ogni bene.


INVOCAZIONE ALLO SPIRITO SANTO 


Invoca su di te e sulla tua vita la luce e la forza dello Spirito santo.

 
INVITATORIO
Apriti all’ascolto del Vangelo con le parole di invocazione proposte dal seguente Salmo.
 
dal Salmo 50
Ricordati di me, Signore, nel tuo amore.

Pietà di me, o Dio, nel tuo amore;
nella tua grande misericordia
cancella la mia iniquità.
Lavami tutto dalla mia colpa,
dal mio peccato rendimi puro.

Crea in me, o Dio, un cuore puro,
rinnova in me uno spirito saldo.
Non scacciarmi dalla tua presenza
e non privarmi del tuo santo spirito.

Signore, apri le mie labbra
e la mia bocca proclami la tua lode.
Uno spirito contrito è sacrificio a Dio;
un cuore contrito e affranto
tu, o Dio, non disprezzi.


VANGELO
Lc 15,1-32
versione TILC
Dal racconto evangelico di Luca.
1 Gli agenti delle tasse e altre persone di cattiva reputazione si avvicinarono a Gesù per ascoltarlo. 2 Ma i farisei e i maestri della Legge lo criticavano per questo. Dicevano: «Quest'uomo tratta bene la gente di cattiva reputazione e va a mangiare con loro».
3 Allora Gesù raccontò questa parabola: «4 Se uno di voi ha cento pecore e ne perde una, che cosa fa? Lascia le altre novantanove al sicuro per andare a cercare quella che si è smarrita e la cerca finché non l'ha ritrovata. 5 Quando la trova, se la mette sulle spalle pieno di gioia, 6 e ritorna a casa sua. Poi chiama gli amici e i vicini e dice loro: “Fate festa con me, perché ho ritrovato la mia pecora, quella che si era smarrita”. 7 Così è anche per il regno di Dio: vi assicuro che in cielo si fa più festa per un peccatore che si converte che per novantanove giusti che non hanno bisogno di conversione.
8 Se una donna possiede dieci monete d'argento e ne perde una, che cosa fa? Accende la luce, spazza bene la casa e si mette a cercare accuratamente la sua moneta finché non la trova. 9 Quando l'ha trovata, chiama le amiche e le vicine di casa e dice loro: “'Fate festa con me, perché ho ritrovato la moneta d'argento che avevo perduta”. 10 Così, vi dico, anche gli angeli di Dio fanno grande festa per un solo peccatore che cambia vita».
11 Gesù raccontò anche questa parabola: «Un uomo aveva due figli. 12 Il più giovane disse a suo padre: “Padre, dammi la mia parte d'eredità”. Allora il padre divise il patrimonio tra i due figli. 13 Pochi giorni dopo, il figlio più giovane vendette tutti i suoi beni e con i soldi ricavati se ne andò in un paese lontano. Là, si abbandonò a una vita disordinata e così spese tutti i suoi soldi. 14 Ci fu poi in quella regione una grande carestia, e quel giovane non avendo più nulla si trovò in grave difficoltà. 15 Andò da uno degli abitanti di quel paese e si mise alle sue dipendenze. Costui lo mandò nei campi a fare il guardiano dei maiali. 16 Era talmente affamato che avrebbe voluto sfamarsi con le ghiande che si davano ai maiali, ma nessuno gliene dava. 17 Allora si mise a riflettere sulla sua condizione e disse: “Tutti i dipendenti di mio padre hanno cibo in abbondanza. Io, invece, sto qui a morire di fame. 18 Ritornerò da mio padre e gli dirò: Padre ho peccato contro Dio e contro di te. 19 Non sono più degno di essere considerato tuo figlio. Trattami come uno dei tuoi dipendenti”. 20 Si mise subito in cammino e ritornò da suo padre. Era ancora lontano dalla casa paterna, quando suo padre lo vide e, commosso, gli corse incontro. Lo abbracciò e lo baciò. 21 Ma il figlio gli disse: “Padre, ho peccato contro Dio e contro di te. Non sono più degno di essere considerato tuo figlio”. 22 Ma il padre ordinò subito ai suoi servi: “Presto, andate a prendere il vestito più bello e fateglielo indossare. Mettetegli l'anello al dito e dategli un paio di sandali. 23 Poi prendete il vitello, quello che abbiamo ingrassato, e ammazzatelo. Dobbiamo festeggiare con un banchetto il suo ritorno, 24 perché questo mio figlio era per me come morto e ora è tornato in vita, era perduto e ora l'ho ritrovato”. E cominciarono a far festa. 25 Il figlio maggiore, intanto, si trovava nei campi. Al suo ritorno, quando fu vicino alla casa, sentì un suono di musiche e di danze. 26 Chiamò uno dei servi e gli domandò che cosa stava succedendo. 27 Il servo gli rispose: “È ritornato tuo fratello, e tuo padre ha fatto ammazzare il vitello, quello che abbiamo ingrassato, perché ha potuto riavere suo figlio sano e salvo”. 28 Allora il fratello maggiore si sentì offeso e non voleva neppure entrare in casa. Suo padre usci e cercò di convincerlo a entrare. 29 Ma il figlio maggiore gli disse: “Da tanti anni io lavoro con te e non ho mai disubbidito a un tuo comando. Eppure tu non mi hai dato neppure un capretto per far festa con i miei amici. 30 Adesso, invece, torna a casa questo tuo figlio che ha sprecato i tuoi beni con le prostitute, e per lui tu fai ammazzare il vitello grasso”. 31 Il padre gli rispose: “Figlio mio, tu stai sempre con me e tutto ciò che è mio è anche tuo. 32 Non potevo non essere contento e non far festa, perché questo tuo fratello era per me come morto e ora è tornato in vita, era perduto e ora l'ho ritrovato”».


LECTIO
Leggi più volte il testo sacro, adagio, per cogliere in esso il messaggio di Dio. Il commento ti potrà aiutare a capire la situazione e l’ambiente in cui si svolge il fatto narrato o il perché delle parole in esso riportate.

Di fronte alla durezza di cuore degli scribi e dei farisei, Gesù non tace ma, usando il linguaggio semplice della parabola, annuncia loro l’infinita bontà di Dio. Egli è sempre pronto a salvare ogni peccatore che a lui ritorna con tutto il cuore.
Il comandamento dell’amore – amatevi gli uni gli altri come io ho amato voi – è ancora più vero quando lo sappiamo mettere in pratica con le persone schiave del male.
Come gli altri hanno avuto carità con noi, a nostra volta il Signore Gesù ci invita ad essere verso tutti uomini e donne di verità, di riconciliazione e di pace.
Il bene che il Signore ha seminato nei nostri cuori deve por-tare frutto nella vita nostra e di chi ci vive accanto; perché è solo in questo modo che sapremo collaborare con Gesù alla diffusione del regno di Dio.


MEDITATIO
Durante la settimana metti la tua vita in relazione con il testo che hai letto. È la tua rilettura allo scopo di ascoltare cosa il Signore dice a te in questo periodo o situazione della vita, cosa dice allo sviluppo della tua persona, cosa suggerisce per le tue relazioni. Lui ti consola, ti esorta, ti orienta e ti rallegra.
 
Domenica
Leggi il brano di Vangelo e chiediti: come vivo la mia ricerca delle cose importanti della mia vita, ora andate perdute? Quante volte scopro che il vuoto lasciato dalle persone è occasione per riempirlo dell’amore di Dio?
 
Lunedì
Leggi il brano di Vangelo e chiediti: esulto di gioia per quando la mia vita è benedetta dall’amore misericordioso del Padre? Vivo con gratitudine gli insegnamenti che mi vengono offerti dalla presa di coscienza degli errori commessi nella fede e nella vita?
 
Martedì
Leggi il brano di Vangelo e chiediti: chi mi aiuta a ritrovare la strada del ritorno a casa? Che cosa facilita il mio cammino verso la casa del Padre? Come Cristo guida i miei passi, senza umiliare la mia coscienza ferita?
 
Mercoledì
Leggi il brano di Vangelo e chiediti: come vivo l’attesa di chi si è perduto nella vita? Che cosa faccio per il ritorno dei suoi passi sulla via del Vangelo? Come la mia preghiera accompagna la riscoperta di Dio nella vita degli altri?
 
Giovedì
Leggi il brano di Vangelo e chiediti: sono attento a ringraziare sempre il Signore per il dono della sua misericordia? Faccio della mia vita un rendimento di grazie, una Eucaristia, capace di celebrare la festa del perdono?
 
Venerdì
Leggi il brano di Vangelo e chiediti: so gioire con gli angeli per il perdono del Padre? La mia vita è un annuncio gioioso dell’amore misericordioso di Dio, così come Gesù mi ha insegnato a vivere ogni giorno? 
 
Sabato 
Disponiti in questo giorno all’ascolto del nuovo brano di Vangelo che sarà proclamato nella prossima Eucaristia e chiedi già al Signore Gesù di illuminare la tua vita e di sostenerti in ogni passo del tuo futuro cammino di fede.

ORATIO 
È il momento di ringraziare Dio per ogni cosa, facendo una preghiera che sgorghi dalla Parola che hai letto e ti disponga all’ubbidienza ad essa, secondo quanto il testo ha suggerito.

Mi avvicino a te, o Padre,
per parlarti di me.
Tu mi accogli, mi abbracci
e in cambio mi leggi dentro.
Con dolcezza e verità
mi dici che io non mi conosco,
che io non so chi sono
e dove sto andando veramente.

Ma come?
Io so chi sono.
Io so benissimo quello che ho
e che cosa è importante per la mia vita.

Anche se il vestito dell’anima mia
è un po’ sporco e lacero,
anche se ho fatto scelte sbagliate,
se ho sciupato le mie ricchezze,
se ho percorso strade vuote,
io ho sempre la certezza
che domani…
…io potrò cambiare tutto.

Io, io, io… tu sei un illuso:
tu non hai più niente,
hai perso tutto.
Seguendo i capricci del tuo cuore
hai scelto di andare per la tua strada,
rifiutando e dimenticandoti di me.
Ma anche se ora il tuo peccato
ti giudica e ti crocefigge,
solo io ti guardo con occhi diversi,
perché tu non sei per me
la somma dei tuoi errori,
ma il cammino del mio amore in te.

Hai ragione, Signore,
il mio peccato di orgoglio
mi ha reso cieco e sordo,
a tal punto che non so più vedere e ascoltare
la verità della mia persona.

Hai ragione, Signore,
io non sono quello che ho,
non sono neppure quello che ho perso,
o la somma dei miei peccati.
Io sono il tuo amore,
e tu mi perdoni
e mi rivesti della tua santità.

«Presto,
portate qui il vestito più bello
e fateglielo indossare,
mettetegli l’anello al dito
e i sandali ai piedi.
Prendete il vitello grasso,
ammazzatelo, mangiamo e facciamo festa,
perché questo mio figlio era morto
ed è tornato in vita,
era perduto ed è stato ritrovato».

O Padre, tu fai festa per me,
per me che ho peccato
e percorso vie altre e lontane da te.

Sì, io vengo, o Padre, alla festa,
alla mia festa,
alla festa del mio incontro te
e dell’incontro del tuo amore
con la mia voglia di restare,
d’ora in poi, sempre unito a te.
Amen.


ACTIO
È il momento di metterti in moto, di agire in conseguenza di quanto hai ascoltato, per dare nella tua vita frutti di Vangelo.

Nella tua preghiera personale chiedi perdono al Signore per gli errori commessi contro lui e contro gli altri; e concedi il tuo perdono a chi ti ha ferito con i suoi errori.
Rifletti, prega e ringrazia!