giovedì 30 aprile 2015

Nell’oltre c’è lo stupore di un amore

30 aprile 

Andare oltre è segno d’intelligenza, è impronta di sopravvivenza, pur restando ancora per un poco avvolti dal buio di ciò che per il momento non si ha modo di conoscere bene. Non è mancanza di fiducia nel valore del presente, una sorta di tradimento dell’importanza dell’adesso. 
Andare oltre è il segno di una volontà che varca in uscita le porte di ciò che è scontato e che non permette a nessuno di restare fermo, paralizzato, quasi ancorato al frangente del suo esistere. Andare oltre è soprattutto togliere le ancore dal recente passato per volgere sguardo e passi al prossimo futuro. 

mercoledì 29 aprile 2015

Dentro di te ti ricorderai che più forte è l’amore

29 aprile

Per quanto possa risultare bello ed emozionante, nel percorso della fede non si vive di sola passione, di innamoramenti spirituali, quasi in balia di un evento emotivo dopo l’altro, sempre alla ricerca di qualcosa che possa durare comunque il più a lungo possibile.
Un percorso di fede, affannato dal bisogno di continui effetti speciali, ammesso che ce ne siano così in abbondanza, è destinato a creare, più che risolvere, sete d’infinto.

giovedì 23 aprile 2015

Afferrare i sogni di Dio è imparare a volare

23 aprile 

Ci sono persone che quando spiccano il volo nella loro vita dimostrano di non essere paragonabili a piccoli passerotti o a rondini di primavera, ma ad aquile di affascinante bellezza e di incalcolabile potenza. 
Guardare alle insicurezze, alla titubanza, all’ansia e alle paure di chi abbiamo di fronte o accanto nella vita, spesso ci porta a definire quella persona per ciò che gli manca – volontà, coraggio, forza –, piuttosto che per quello che potrebbe essere in futuro, se solo fosse messa nella condizione favorevole per esprimere al meglio le proprie potenzialità. Il giudizio che abbiamo e facciamo sulle mancanze, pur sempre presenti in tutte le persone, spessissimo non è mai aperto alla positività e alla speranza del cambiamento, ma alla tentazione di raggruppare e rinchiudere ciascuno in recinti di pregiudizio ben definiti.

domenica 19 aprile 2015

E in una frazione di secondo tutto prende fuoco

19 aprile 

Dio si rende presente nella vita delle persone in diversi momenti del loro incedere, in diverse occasioni e fasi del loro esistere; tante e quante volte solo a lui è dato di sapere e alle singole persone di scoprire quando meno se lo aspettano. 
In un modo del tutto speciale, così come solo Dio è capace di fare, egli entra in contatto con la parte più intima di un uomo e di una donna, in quella stanza segreta dell’animo di cui nessuno possiede la chiave della porta. Lungo il sentiero della delicatezza e della discrezione, mentre si rivela gradualmente a tutti, con alcuni Dio non esita ad essere particolarmente generoso di sé. È una sua scelta, quella di oltrepassare le porte chiuse, quella di costruire insieme ad alcune persone una storia di bene e di salvezza per loro e, grazie al dono generoso della loro vita, per il bene e per la salvezza di tutti gli altri. 

venerdì 17 aprile 2015

Cammin facendo, Tu ti fidanzi con la mia gioia

17 aprile

Per quanto si possa sforzare, o per come esso voglia spiegare a chi non intende come stanno realmente le cose, il mondo non riuscirà mai a penetrare in profondità che cosa accade di fantastico nella vita di una persona quando essa incrocia con il suo sguardo quello di Dio.
Per quanto esso sia vasto e immenso, rispetto alla piccolezza e alla fragilità dell’umanità che lo abita provvisoriamente, il mondo non potrà mai riempire la vastità del cuore e della mente di una singola persona.

giovedì 16 aprile 2015

Ti prego, Gesù, riprendi in mano la corda!

16 aprile

Non è sempre facile ammetterlo, eppure talvolta ci viene quasi spontaneo scegliere di sfidare Dio al gioco del tiro alla fune.
Ci sono cose di lui, del suo modo di pensare e di esprimersi, del suo modo di intersecare le nostre storie personali che vanno oltre i limiti della nostra comprensione, della nostra capacità di fidarci di lui. E allora lo sfidiamo a viso aperto, giusto per vedere chi avrà la meglio.
Da che mondo è mondo, è sempre stato così: avere a che fare con Dio è questione di coraggio; una buona dose di coraggio, che non è impossibile riuscire a coltivare, a raccogliere e a custodire con cura dentro lo zaino della propria vita.

sabato 11 aprile 2015

Ma tu, Signore, ami davvero anche i miei dubbi?

11 aprile

Il dubbio può essere paragonabile ad un tarlo, così insistente, così caparbio, da scavare infiniti spazi vuoti dentro qualsiasi certezza di vita, un lavoro certosino il suo, fino a rendere fragile anche la più forte delle convinzioni personali. Seriamente pericoloso, in molte persone il tarlo del dubbio attacca e polverizza da dentro la solidità di un cammino spirituale e arriva anche al punto di lacerare il delicatissimo tessuto delle relazioni umane.

giovedì 9 aprile 2015

La tua vocazione nella Chiesa, oltre la Chiesa

09 aprile
 
Non è mai successo che Dio abbia scelto e chiamato una persona a sé, per una sua speciale consacrazione di vita, senza prima mettere dentro a quella scelta e a quella chiamata la sua emozione, la sua passionalità divina.
Ogni essere umano è il risultato di una vibrazione emotiva e affettiva di Dio. Dai moti danzanti della gioia, appena Dio intuisce giungere sul davanzale della labbra della persona da lui vocata un accenno di risposta affermativa alla sua proposta vocazionale, fino ai lenti e sofferti respiri di preoccupazione, di fronte al torpore, alla titubanza o all’angoscia nel non rispondere della persona da lui scelta, Dio partecipa con tutto se stesso alla gestazione e alla realizzazione, passo dopo passo, della storia di una vocazione.

martedì 7 aprile 2015

Parla chiaro, Gesù!

07 aprile

In tutte le lingue del mondo, la grammatica ha la sua importanza. Qualcuno direbbe che la fa da padrona rispetto alla voglia di libertà d’espressione di tante persone. Comunque la si voglia considerare, secondo usi e tradizioni consolidati nel tempo, la grammatica regola e struttura la formulazione corretta dei pensieri e del racconto delle emozioni in corso, facendo in modo che le parole che si stanno per usare occupino ciascuna il proprio posto all’interno di una frase che risulterà agli altri ben composta, ben ordinata.

lunedì 6 aprile 2015

Nella tua preghiera i sogni di Dio respirano l’infinito

06 aprile
 
Nel succedersi dei giorni il cammino di una vocazione è ritmato dal battito della preghiera. Non si tratta solo della preghiera liturgica, preziosa per parole e gesti, simboli e riti, scansione di tempi e ore condivise; preghiera fatta insieme, che può esprimere la fede gioiosa di una comunità.
Essendo il battito della preghiera frutto soprattutto della relazione intima e dialogica della persona scelta da Dio con il Dio della sua risposta, per quello che ti riguarda, la tua risposta alla chiamata di Dio la inizi a vivere anzitutto nella ricerca di uno spazio segreto e fedele di dialogo con lui, poi, e solo dopo, nel numero dei passi da te compiuti per lui e in mezzo agli altri tuoi compagni di viaggio.

giovedì 2 aprile 2015

Basta una lacrima per dire un Sì di gioia

02 aprile 

L’inizio della storia di una vocazione è dato da due cose: l’originalità e la pura iniziativa di Dio. È lui che sceglie chi chiamare; è lui che chiama chi ha scelto per amore; e i modi e i tempi di ogni vocazione li conosce solo lui.
Fin dal primo momento, però, Dio si avvale della collaborazione di tante persone, per spiegare e per fare comprendere alla persona da lui scelta il progetto di una vita donata interamente a lui e agli altri.

mercoledì 1 aprile 2015

Per Dio ogni vocazione è un’opera d’arte

01 aprile

Come uno scultore che abilmente con martello e scalpello sa colpire nel punto esatto un blocco di marmo dal quale vuole tirare fuori la sua opera d’arte, così Dio entra in contatto con la vita di una persona per tirare fuori da essa la bellezza di un sogno, il suo.
A regola d’arte, Dio usa la legge della sottrazione, per togliere via dalla massa informe della tua vita tutto ciò che copre, nasconde e ai più rende inimmaginabile la bellezza della tua storia personale. Sono le tante situazioni della vita, le molte esperienze e le infinite cose, ora dentro ora fuori a una persona, che preoccupano l’arte scultoria di Dio. Eppure, pur di raggiungere l’esplosione della bellezza di ciascuno, Dio non ha paura di metterci tutta la sua fatica, il suo impegno in prima persona.