martedì 28 giugno 2022

Parole dentro il senso di noi

RUMINATIO SINODALE – 25
3° tema: “Prendere la parola”

Parole dentro il senso di noi

È dentro il crocevia delle parole che noi prendiamo parola. Non siamo i soli ad avere qualcosa da dire, una voglia di comunicazione, un motivo per entrare nel discorso degli altri e per dire quello che più di tutto ci sta a cuore.
 
C’è già un fiume in corso attorno a noi, che ci avvolge istante dopo istante, dentro il quale ci ritroviamo immersi in un succedersi infinito di discorsi, fatti di pensieri, di parole, di luoghi di incontro, sempre al crocevia della capacità di incontrarsi o di perdersi al bordo delle parole.

Anche la nostra facoltà e abilità a parlare è pur sempre dentro la vita della società in cui ci ritroviamo a vivere e a camminare, ciascuno lungo il suo sentiero. Per quanto possiamo avere le medesime idee in testa, i diversi principi di vita, una scala di valori condivisi, nessuno è così estraneo al mondo che lo circonda, anzi. Parole come «insieme, comunità, gruppo, cooperazione, muto sostegno, cura, identità, amicizia, umanità, senso e famigliarità...» non costituiscono uno dopo l’altro solo i lemmi di un vocabolario uguale per tutti, ma i punti di incontro e di orientamento reciproco.

È come se ad un certo punto del discorso le parole si trasformassero in punti luminosi, stelle del cielo, per illuminare e dare senso e valore ai nostri dialoghi; per aiutarci a legarci tra noi con fili di luce.

Dentro la società di cui facciamo parte ci possiamo incontrare e ritrovare; possiamo anche scoprire l’istante in cui ci siamo persi per sempre.
 
Prendere una parola dopo l’altra è la più preziosa delle possibilità che la vita ci offre per mettere ordine in noi stessi, e nei nostri modi di guardare gli altri e il mondo, e per tessere con tutti fili di senso, legami di cuore e di mente, camminando e tenendoci ogni giorno per mano.

domenica 26 giugno 2022

Benedici la fedeltà dei cuori









Benedizione della tavola
13a Domenica
del Tempo Ordinario
Anno C



Segno di croce
Nel nome del Padre...

venerdì 24 giugno 2022

Come voltarci indietro, Gesù?


ALLA SCUOLA DEL VANGELO

ascoltare | conoscere | seguire | celebrare | servire

Anno C
13a domencia del Tempo Ordinario


SEGNO DI CROCE E SILENZIO
Dopo il segno di croce, inizia questo momento di ascolto della voce del Signore, raccogliendoti in un istante in silenzio. Come all'inizio della creazione Dio ruppe il velo del silenzio del mondo per fare scendere sulla terra come pioggia la sua voce, così nel silenzio del tuo cuore e della tua mente il Signore stesso semini in te la sua parola, perché la tua vita diventi feconda di ogni bene.


INVOCAZIONE ALLO SPIRITO SANTO 


Invoca su di te e sulla tua vita la luce e la forza dello Spirito santo.

martedì 21 giugno 2022

Fosse davvero così semplice

RUMINATIO SINODALE – 24
3° Tema: “Prendere la parola”

Fosse davvero così semplice

Come quando si sceglie di calzare una mascherina per proteggere se stessi e per proteggere gli altri dal pericolo di un possibile contagio. Le parole sono molto più pericolose, decisamente più contagiose di qualsiasi altra cosa; anche se apparentemente sono solo parole e non fatti. Eppure, basta una sola parola, una stupida frase di troppo, per lasciare per sempre nella vita di tutti un segno indelebile. 
 
Non c’è filtro artificiale che tenga nell’uso delle parole se non la deliberata scelta di porre una sapiente custodia alla propria lingua; darsi cioè una regola di comportamento perché le altre persone siano sempre trattate con educazione e rispetto. La stessa cura vale per le proprie orecchie, quando diventa importante e necessario sapersi proteggere dalla valanga delle parole altrui, perché non tutto ciò che viene detto dagli altri ha poi diritto di entrare in noi, ma solo quello che può risultare utile e di valore per la propria crescita personale. 
 
All’interno della trama delle relazioni personali e di gruppo, così come di comunità e di organismi, si tratta allora di promuovere uno stile comunicativo libero e autentico, senza doppiezze e opportunismi di sorta. Entra in gioco qui la scelta di adottare un’arte comunicativa capace di costruire occasioni di incontro al crocevia della verità, per la reciproca umana edificazione; momenti in cui si possa fare esperienza del gusto delle parole dette e ascoltare; una sorta di fraternità tra persone che hanno sperimentato nel tempo il valore irrinunciabile del dialogo con tutti e di tutti con se stessi. 
 
È una questione di senso e di umana compagnia, quella di promuovere sempre la cultura del dialogo.

domenica 19 giugno 2022

Benedici il nostro ritrovarci in Te








Benedizione della tavola
12a Domenica
del Tempo Ordinario
Anno C



Segno di croce
Nel nome del Padre...

sabato 18 giugno 2022

Seguiamo chi conosciamo!

 
ALLA SCUOLA DEL VANGELO
ascoltare | conoscere | seguire | celebrare | servire

Anno C
12a domencia del Tempo Ordinario


SEGNO DI CROCE E SILENZIO
Dopo il segno di croce, inizia questo momento di ascolto della voce del Signore, raccogliendoti in un istante in silenzio. Come all'inizio della creazione Dio ruppe il velo del silenzio del mondo per fare scendere sulla terra come pioggia la sua voce, così nel silenzio del tuo cuore e della tua mente il Signore stesso semini in te la sua parola, perché la tua vita diventi feconda di ogni bene.


INVOCAZIONE ALLO SPIRITO SANTO 


Invoca su di te e sulla tua vita la luce e la forza dello Spirito santo.

martedì 14 giugno 2022

Compagne di parola

RUMINATIO SINODALE – 23
 3° tema: “Prendere la parola”

Compagne di parola

Non viaggiano mai da sole le parole, ammenoché non ci si trovi di fronte a un grave problema di inimicizia tra pensieri, discorsi e azioni. È il caso di quando una persona pensa non come sta parlando e parla non come sta agendo. Cioè, dentro una bella confusione, se non altro a motivo di qualcosa di più serio. Di solito, ogni cosa trova il suo giusto equilibrio nello sforzo di non perdere importanti frammenti di pensiero, e poi di mezze parole e poi di azioni lasciate purtroppo tutte a metà. È una sfida prenderci cura di chi fa compagnia alle nostre parole.

Nell’uso delle parole c’è chi si lascia prendere la mano, e molto più spesso la lingua, tanto da arrivare ad un punto di foga del suo discorso da andare ben oltre la linea dell’autocontrollo, superando irrimediabilmente il limite, e di molto. C’è chi mentre parla si affina nell’arte del detto e del non detto, lasciando i suoi interlocutori sospesi in aria tra parole mai giunte a destinazione e incuriositi in mezzo a cose accennate e a cose velate a ragion voluta. Ma c’è anche chi fa dell’uso delle sue parole uno strumento per creare ponti, e occasioni di incontro, di dialogo e momenti di ritrovata armonia dopo giorni e giorni di confusione e di smarrimenti reciproci.

Sono tre le compagne a lungo desiderate dalle nostre parole, che chiedono il permesso di dare una mano, di rimboccarsi le maniche dei loro significati di valore, per contribuire alla costruzione di quel senso ultimo capace di edifichi sul bene i mille discorsi in cantiere. Sono tre compagne inseparabili, una sorta di tre virtù da scoprire in tutte le loro dimensioni di potenza, da acquisire esperienza dopo esperienza, da capitalizzare per la loro preziosità, riconosciuta e ammirata da tutti: parole per la libertà, parole con verità, parole nella carità.

Sia nell’intreccio della relazione tra singole persone, sia dentro le infinite trame delle esperienze e delle storie di gruppi e di comunità dai più variopinti significati e vissuti, è innegabile il bisogno di un nuovo inizio, di un rinnovato processo di reciproco e umano avvicinamento tra tutti, affinché nessuna parola resti abbandonata alla sua inevitabile solitudine, ma ciascuna ritrovi la bellezza di un viaggio tutto in compagnia.


domenica 12 giugno 2022

Benedici le notti dei cuori










Benedizione della tavola
Santissima Trinità
Anno C


Segno di croce
Nel nome del Padre...

sabato 11 giugno 2022

Alla scuola dell’amore di Dio

 
ALLA SCUOLA DEL VANGELO
ascoltare | conoscere | seguire | celebrare | servire

Anno C
Solennità della Santissima Trinità


SEGNO DI CROCE E SILENZIO
Dopo il segno di croce, inizia questo momento di ascolto della voce del Signore, raccogliendoti in un istante in silenzio. Come all'inizio della creazione Dio ruppe il velo del silenzio del mondo per fare scendere sulla terra come pioggia la sua voce, così nel silenzio del tuo cuore e della tua mente il Signore stesso semini in te la sua parola, perché la tua vita diventi feconda di ogni bene.


INVOCAZIONE ALLO SPIRITO SANTO 


Invoca su di te e sulla tua vita la luce e la forza dello Spirito santo.

mercoledì 8 giugno 2022

Con coraggio e franchezza

RUMINATIO SINODALE – 22
3° tema: “Prendere la parola”

Con coraggio e franchezza

È un modo di comunicare con gli altri all’altezza della vita! Non poggia su un tentativo di ammaliamento di una persona, su una passeggera nebbia di illusione, oppure su un momentaneo tornaconto. È una sfida non da poco quella di mettere in gioco il coraggio di guardare e di chiamare le cose con il loro vero nome, cioè per quello che esse sono dentro e non per ciò che appaiono esteriormente; rivalutando con franchezza il significato che esse hanno nella vita di tutti e smascherando la superficialità di cose e situazioni di ogni giorno che, alla fine, non servono poi molto nella vita.
 
Prendere la parola si avvicina molto al valore di un atto di cura di se stessi e del vissuto più profondo degli altri. Si tratta anzitutto di ascoltare con l’affabilità del cuore e un dire poi quel qualcosa di unico e di sanante che aiuta ciascuno a riprendere fiato, a guardare al suo percorso di vita con maggiore senso di sincerità, di concretezza, di fiducia e di speranza.
 
Non è da tutti parlare con coraggio e con franchezza, perché non è da tutti usare parole potenti tali da fare rivivere una persona dopo l’altra. In gioco entra un di più di cuore, di mente e di volontà nello stare accanto, nel tendere la propria mano, un atteggiamento di positività e di vicinanza che è solo di pochi. Del resto, dentro un istante di dialogo sincero con l’altra persona che senso avrebbe prendere la parola se non per lasciarle in dono quel qualcosa di consolante, di fraternamente vitale, di rigenerante che già è alla radice del nostro essere persone capaci di parole di vita e di cuore?
 
E se l’altra persona avrà accolto il coraggio e la franchezza delle nostre parole, ecco il guadagno di un amico, di una sorella, di un fratello, di una persona ora riconoscente per il bene e per l’aiuto ricevuto per scoprire e per fare sua la bellezza di un incontro fecondo tra persone.


domenica 5 giugno 2022

Benedici ogni scintilla d'amore










Benedizione della tavola
Domenica di Pentecoste
Anno C


Segno di croce
Nel nome del Padre...

sabato 4 giugno 2022

La lingua nuova dell’amore

 
ALLA SCUOLA DEL VANGELO
ascoltare | conoscere | seguire | celebrare | servire

Anno C
Solennità di Pentecoste


SEGNO DI CROCE E SILENZIO
Dopo il segno di croce, inizia questo momento di ascolto della voce del Signore, raccogliendoti in un istante in silenzio. Come all'inizio della creazione Dio ruppe il velo del silenzio del mondo per fare scendere sulla terra come pioggia la sua voce, così nel silenzio del tuo cuore e della tua mente il Signore stesso semini in te la sua parola, perché la tua vita diventi feconda di ogni bene.


INVOCAZIONE ALLO SPIRITO SANTO 


Invoca su di te e sulla tua vita la luce e la forza dello Spirito santo.

mercoledì 1 giugno 2022

Non solo una mano alzata

RUMINATIO SINODALE – 21 
3° tema: “Prendere la parola”

Non solo una mano alzata

Talvolta lo si fa a sproposito, e la cosa viene del tutto naturale. Si apre bocca per dare fiato a quello che ci ritroviamo sulla punta della lingua. Spesso lo facciamo invece per dare vita e direzione alle parole che scopriamo vive dentro di noi, per dire quello che è frutto di un pensiero, di un ragionamento, oppure di un istinto, di uno sfogo non più controllabile. 

A volte si chiede la parola, avanzando il diritto di esprimere la propria idea e la libera condivisione di un punto di vista personale, un’opinione, un disaccordo oppure una conferma, una approvazione. Che si tratti di sfogo o di condivisione, prendere parola equivale ad offrire, consapevolmente o meno, il proprio contributo di pensiero e di comunicazione affinché il vuoto di senso di tante parole sia ricolmato dal senso dei nostri vissuti personali.

Prendere la parola rivela un preciso atto di volontà, quello di accettare di entrare personalmente in relazione con le altre persone, superando i più diversi muri del silenzio, del mutismo, della voglia di non avere poi molto a che fare con gli altri. Infatti, rivolgere la parola a qualcuno significa entrare in rapporto con lui, con la sua identità di persona, con la sua storia personale. E nulla, una volta aperto il discorso, resta come prima, perché proprio al crocevia delle parole in entrata e in uscita ci si perde o ci si incontra per sempre.

O dentro un momento dove ci è chiesto di rendere conto del proprio operato, o all’interno di una riunione a cui si è stati invitati, o per una questione professionale oppure per rinsaldare sempre di più i legami affettivi e amicali, prendere a ragion veduta la parola ci offre la possibilità di esprimerci ma anche di donare agli altri il proprio pensiero, quel tipo di contributo che andrà poi ad arricchire l’intesa e la comunione tra tutti.