mercoledì 29 aprile 2015

Dentro di te ti ricorderai che più forte è l’amore

29 aprile

Per quanto possa risultare bello ed emozionante, nel percorso della fede non si vive di sola passione, di innamoramenti spirituali, quasi in balia di un evento emotivo dopo l’altro, sempre alla ricerca di qualcosa che possa durare comunque il più a lungo possibile.
Un percorso di fede, affannato dal bisogno di continui effetti speciali, ammesso che ce ne siano così in abbondanza, è destinato a creare, più che risolvere, sete d’infinto.
Lontano dai clamori dell’umano, attento a non lasciarsi imbrigliare dai capricci di uomini e donne, statuari al centro dei loro egocentrismi, Dio non si perde d’animo e prosegue imperterrito il suo lavoro di scavatore di pozzi. Di fronte al pericolo in cui s’imbattono tantissime persone, che si accontentano delle poche gocce di rugiada sulla pelle della loro vita, Dio si rimbocca le maniche del vestito del suo amore e inizia a scavare all’interno delle loro storie personali pozzi di senso, cisterne di acqua cristallina. Attraverso gli eventi della vita quotidiana, là dove molti pensano che il male sia la denuncia dell’assenza di Dio, restando nel suo silenzio creativo, Dio continua il suo servizio alla verità, verità della mente della persona, verità del cuore e dello spirito di ciascuno.
 
Nella chiamata vocazionale Dio non fa altro che lavorare sodo all’interno della vita di quanti ha scelto per realizzare un suo progetto di Vangelo. Attraverso le sue parole, i suoi gesti ed i suoi silenzi a queste persone Dio comunica con inarrestabilmente intensità come gli eventi quotidiani della loro vita, possono essere letti e compresi come segni della sua venuta in loro. Dio non cessa di offrire loro la possibilità di imparare a guardare alla loro storia personale in modo nuovo e diverso dal “ho sempre pensato così di me”, per insegnare a ciascuno come cavalcare i sogni e i pensieri del Vangelo in tutto ciò che abita il loro cuore e la loro mente è questione di fiducia, è questione di amore.

Così è per te, quando il tuo slancio di amore nel seguire Gesù gradualmente sembra battere la fiacca, un momento di smarrimento o di tentennamento, la memoria in te di quanto Dio ti ha amato fin dal principio del tuo esistere, il ricordo di quanto lui ha fatto per te e per la tua gioia infinita, tutto diventa motivo per restare saldo nella tua fede in lui.

Affidarti alla consolazione dello Spirito santo altro non é che riporre in lui ogni preoccupazione per il tuo cammino vocazionale. Se la sequela di Gesù è fatta anche di passi compiuti nel dolore, nel dubbio, nell’ansia per una meta ancora tutto da conquistare, anche tu hai più motivi per non smarrirti piuttosto che per perdere fiducia nel suo sguardo di amore su di te.

Afferrare la mano di Gesù ti porta ad affidare a lui ogni cosa della tua vita, ogni pensiero del tuo presente e del tuo futuro, senza lasciarti vincere dal pessimismo, dal non senso e dalla noia. E quando ti capiterà di cadere nell’errore di dimenticarti di lui, la sete d’infinto che lui ha messo nel pozzo della tua vita, sete che sperimenti ogni giorno dentro di te, ti ricorderà che più forte di tutto è, e resterà sempre, l’amore.