02 agosto
I nostri passi sono misurati, ogni minuto, ogni giorno. Un tanto di passi al mese, un buon quantitativo in un anno. Un preciso e calcolabile numero di passi compiuti nell’arco di un’esistenza.
E all’interno di questi passi ci sta la vita di ciascuna persona: le nostre storie, i nostri sogni, le speranze e gli amori, la nostra operosità e in ognuno, immancabili, le piccole o grandi ferite interiori.
Ma quando una persona smette di condividere i suoi passi con gli altri compagni di viaggio cosa succede? Quando, rispetto a loro, ne fa uno in più, oltre il limite del tempo e dello spazio che è dato di vivere - un passo oltre il respiro della vita – cosa accade?
Un passo di troppo crea distanza, uno spazio umanamente incolmabile, poiché esso risulta già oltre la soglia delle capacità di chi è rimasto al di qua. Basta un passo di troppo e ci si perde per sempre, senza possibilità di ritorno o di recupero.
Una persona dopo l’altra, a suo tempo e suo malgrado, compie il passo dell’oltre, dando a tutti la certezza di un perdersi per sempre.
Un passo di troppo crea distanza, uno spazio umanamente incolmabile, poiché esso risulta già oltre la soglia delle capacità di chi è rimasto al di qua. Basta un passo di troppo e ci si perde per sempre, senza possibilità di ritorno o di recupero.
Una persona dopo l’altra, a suo tempo e suo malgrado, compie il passo dell’oltre, dando a tutti la certezza di un perdersi per sempre.