sabato 25 marzo 2023

C'è vita anche per noi, perché Tu sei qui!


ALLA SCUOLA DEL VANGELO
ascoltare | conoscere | seguire | celebrare | servire
 
Anno A
5a Domenica del Tempo di Quaresima


SEGNO DI CROCE E SILENZIO
Dopo il segno di croce, inizia questo momento di ascolto della voce del Signore, raccogliendoti in un istante in silenzio.
 

INVOCAZIONE ALLO SPIRITO SANTO 


Invoca su di te e sulla tua vita la luce e la forza dello Spirito santo.

 
INVITATORIO
Apriti all’ascolto del Vangelo con le parole di invocazione proposte dal seguente Salmo. 
 
dal Salmo 129

Il Signore è bontà e misericordia.

Dal profondo a te grido, o Signore;
Signore, ascolta la mia voce.
Siano i tuoi orecchi attenti
alla voce della mia supplica.

Se consideri le colpe, Signore,
Signore, chi ti può resistere?
Ma con te è il perdono:
così avremo il tuo timore.

Io spero, Signore.
Spera l’anima mia,
attendo la sua parola.
L’anima mia è rivolta al Signore
più che le sentinelle all’aurora.

Più che le sentinelle l’aurora,
Israele attenda il Signore,
perché con il Signore è la misericordia
e grande è con lui la redenzione.
Egli redimerà Israele
da tutte le sue colpe.


ASCOLTARE   
Come all'inizio della creazione Dio ruppe il velo del silenzio del mondo per fare scendere sulla terra come pioggia la sua voce, così nel silenzio del tuo cuore e della tua mente il Signore stesso semini in te la sua parola, perché la tua vita diventi feconda di ogni bene.
 
Gv 11,1-45
versione TILC
Dal racconto evangelico di Giovanni. 
1-2 Lazzaro era il fratello di Maria, la donna che poi unse il Signore con olio profumato e gli asciugò i piedi con i suoi capelli. Essi abitavano a Betània insieme a Marta, loro sorella. Lazzaro si ammalò 3 e le sorelle fecero avvisare Gesù: «Signore, il tuo amico è ammalato».
4 Quando Gesù ebbe questa notizia disse: «Questa malattia non porterà alla morte, ma servirà a manifestare la gloriosa potenza di Dio e quella di suo Figlio». 5 Gesù voleva molto bene a Marta, a sua sorella Maria e a Lazzaro. 6 Quando sentì che Lazzaro era ammalato aspettò ancora due giorni, 7 poi disse ai discepoli: «Torniamo in Giudea».
8 I discepoli replicarono: «Maestro, poco fa in Giudea cercavano di ucciderti e tu ci vuoi tornare?». 9 Gesù rispose: «Non ci sono forse dodici ore nel giorno? se uno cammina di giorno, non inciampa, perché vede la luce; 10 se uno invece cammina di notte, inciampa, perché non ha la luce». 11 Poi disse ancora: «Il nostro amico Lazzaro si è addormentato, ma io vado a risvegliarlo». 12 I discepoli gli dissero: «Signore, se si è addormentato guarirà». 13 Ma Gesù parlava della morte di Lazzaro; essi invece pensavano che parlasse del sonno. 14 Allora Gesù disse chiaramente: «Lazzaro è morto; 15 sono contento per voi che non eravamo là, così crederete. Andiamo da lui!». 16 Tommaso, soprannominato Gemello, disse agli altri discepoli: «Andiamo anche noi, a morire con lui!».
17-18 Betània era un villaggio distante circa tre chilometri da Gerusalemme: quando vi giunse Gesù, Lazzaro era nella tomba da quattro giorni. 19 Molta gente era andata a trovare Maria e Marta per confortarle dopo la morte del fratello.
20 Quando Marta sentì che veniva Gesù, gli andò incontro; Maria invece rimase in casa. 21 Marta disse a Gesù: «Signore, se tu fossi stato qui, mio fratello non sarebbe morto! 22 E anche ora so che Dio ascolterà tutto quello che tu gli domandi». 23 Gesù le disse: «Tuo fratello risorgerà». 24 Marta rispose: «Sì, lo so; nell'ultimo giorno risorgerà anche lui». 25 Gesù le disse: «Io sono la risurrezione e la vita. Chi crede in me, anche se muore, vivrà; 26 anzi chi vive e crede in me non morirà mai. Credi tu questo?». 27 Marta gli disse: «Signore, sì! Io credo che tu sei il Messia, il Figlio di Dio che deve venire nel mondo».
28 Detto questo, Marta andò a chiamare di nascosto Maria, sua sorella: «Il Maestro è qui e ti chiama». 29 Appena Maria lo seppe si alzò e andò da lui. 30 Gesù non era entrato nel villaggio, ma si trovava ancora là dove Marta gli era andata incontro. 31 La gente che era in casa a confortare Maria la vide uscire: pensarono che andava a piangere sulla tomba di Lazzaro e la seguirono. 32 Maria giunse dove era Gesù, e lo vide. Allora si inginocchiò ai suoi piedi e disse: «Signore, se tu eri qui, mio fratello non moriva».
33 Quando Gesù vide Maria che piangeva, e vide piangere anche quelli che erano venuti con lei, fu scosso dalla tristezza e dall'emozione. 34Gesù domandò: «Dove l'avete sepolto?». Risposero: «Signore, vieni a vedere». 35 Gesù si mise a piangere. 36 Allora la gente disse: «Guarda come gli voleva bene!». 37 Ma alcuni di loro dissero: «Lui che ha aperto gli occhi al cieco non poteva fare in modo che Lazzaro non morisse?». 38 Allora Gesù, soffrendo di nuovo per la commozione, giunse alla tomba. Era scavata nella roccia e chiusa con una pietra. 39 Gesù disse: «Togliete la pietra!». Marta, sorella del morto, osservò: «Signore, da quattro giorni è lì dentro; ormai puzza!».40 Gesù replicò: «Non ti ho detto che se credi vedrai la gloriosa potenza di Dio?». 41 Allora spostarono la pietra. Gesù alzò lo sguardo al cielo e disse: «Padre, ti ringrazio perché mi hai ascoltato. 42 Lo sapevo che mi ascolti sempre. Ma ho parlato così per la gente che sta qui attorno, perché credano che tu mi hai mandato».
43 Subito dopo gridò con voce forte: «Lazzaro, vieni fuori!». 44 Il morto uscì con i piedi e le mani avvolti nelle bende e con il viso coperto da un lenzuolo. Gesù disse: «Liberatelo e lasciatelo andare».
45 La gente che era venuta a trovare Maria vide quello che Gesù aveva fatto. Molti di loro perciò credettero in lui.


CONOSCERE
Leggi più volte il testo sacro, adagio, per cogliere in esso il messaggio di Dio. Il commento ti potrà aiutare a capire la situazione e l’ambiente in cui si svolge il fatto narrato o il perché delle parole in esso riportate.

Con le lacrime agli occhi per la morte dell’amico Lazzaro Gesù invita a credere nel Dio della vita anche nel momento del dolore. Il segno da lui compiuto fa capire a noi cristiani che la morte non avrà l’ultima parola.
Il racconto della risurrezione di Lazzaro è una delle “storie di segni” che ci racconta l’evangelista Giovanni. Si tratta qui di presentare Gesù quale unico vincitore della morte, il quale presenta se stesso, dicendo: «Io sono la risurrezione e la vita. Chi crede in me non morirà in eterno» (vv. 25-26).
Che Dio abbia il potere di vincere la morte è già la convinzione dei racconti degli ultimi scritti dell’Antico Testamento. Ma il racconto del Vangelo di oggi va oltre questa speranza futura, perché vede già date in Gesù “la risurrezione e la vita”.
Quanti credono in Gesù hanno già una parte di questi doni della fine dei tempi. Essi possiedono una “vita senza fine”, che la morte fisica non può distruggere.


SEGUIRE
Durante la settimana metti la tua vita in relazione con il testo che hai letto. È la tua rilettura allo scopo di ascoltare cosa il Signore dice a te in questo periodo o situazione della vita, cosa dice allo sviluppo della tua persona, cosa suggerisce per le tue relazioni. Lui ti consola, ti esorta, ti orienta e ti rallegra.

Domenica
Leggi il brano di Vangelo e chiediti: come mi pongo di fronte alle sofferenze delle persone care e di tutte le altre persone? Confido nel valore della preghiera? Mi rivolgo a Gesù e presento a lui il dolore degli altri?

Lunedì 
Leggi il brano di Vangelo e chiediti: credo che, attraversando il male, il Signore vince su tutto? Anche nel momento della morte di una persona cara, continuo a credere in Gesù? Sento Dio a me vicino nonostante il sopraggiungere della morte di chi mi abita nel cuore?

Martedì
Leggi il brano di Vangelo e chiediti: riesco a credere che la morte è davvero un sonno da cui mi risveglierò? Penso alla morte come a un passaggio, non come a una situazione permanente? In che modo mi sento legato alla vita eterna che Gesù ha promesso ai suoi amici?

Mercoledì 
Leggi il brano di Vangelo e chiediti: quanti tipi di morte conosco: fisica, spirituale, razionale, relazionale, affettiva...? Come si comporta Gesù, come mi comporto io di fronte a questa esperienza sconvolgente? Quanto la fede nella persona di Gesù diventano in me forza oltre ogni esperienza di sofferenza e di morte?

Giovedì 
Leggi il brano di Vangelo e chiediti: l’Eucaristia che ricevo ogni volta la vivo come il viatico in questo viaggio della mia vita? Sento di non essere solo ad affrontare i tornanti della mia vita, ma avverto in me la presenza del Signore Risorto?

Venerdì 
Leggi il brano di Vangelo e chiediti: come i discepoli di Gesù, anch’io ho scelto di credere per vivere? Gradualmente confido sempre più nella forza della Parola di Dio? Sento che il mio ascoltare il Signore è preludio alla vita eterna, oltre a questa vita del mondo?

Sabato 
Disponiti in questo giorno all’ascolto del nuovo brano di Vangelo nella prossima Eucaristia e chiedi già al Signore Gesù di illuminare la tua vita e di sostenerti in ogni passo del tuo cammino.


CELEBRARE
È il momento di ringraziare Dio per ogni cosa, facendo una preghiera che sgorghi dalla Parola che hai letto e ti disponga all’ubbidienza ad essa, secondo quanto il testo ha suggerito.

O Padre,
a volte mi sento come Lazzaro
nel deserto della morte,
dove la vita è difficile,
dove domina il dubbio,
dove regna l'oscurità,
dove manchi tu.

Il deserto è anche un passaggio
per chi ti ha scelto,
un passaggio per chi ti ama,
un passaggio necessario alla vita,
un passaggio che mette alla prova.

O Dio, tu mi dai la prova
ma anche il coraggio di superarla;
mi dai il deserto
ma anche la forza di proseguire.

Ho paura del deserto, Signore,
ho paura di mancare,
ho paura di tradirti.
È facile sentirti nella gioia,
è semplice scoprirti nella natura,
ma è difficile amarti nel deserto.

O Dio, nella notte del dolore,
nell'oscurità del dubbio,
nel deserto della vita,
non farmi dubitare di te.

Non ti chiedo di liberarmi dal deserto,
ma di aiutarmi ogni giorno
a camminare con te;
non ti prego di togliermi il deserto
ma di farmi camminare
solo verso di te.
Amen.


SERVIRE
È il momento di metterti in moto, di agire in conseguenza di quanto hai ascoltato, per dare nella tua vita frutti di Vangelo.

Nei prossimi giorni ricorda nella tua preghiera tutte le persone che hai conosciuto personalmente e che già riposano nelle braccia del Padre dei Cieli.
Rifletti, prega e ringrazia!