LECTIO GIOVANI
XXX Domenica del Tempo Ordinario - Anno C
SILENZIO
Dopo il segno di croce, inizia questo momento di ascolto della voce del Signore, raccogliendoti un istante in silenzio. Come all'inizio della creazione Dio ruppe il velo del silenzio del mondo per fare scendere sulla terra come pioggia la sua voce, così nel silenzio del tuo cuore e della tua mente il Signore stesso semini in te la sua parola, perché la tua vita diventi feconda di ogni bene.
Dopo il segno di croce, inizia questo momento di ascolto della voce del Signore, raccogliendoti un istante in silenzio. Come all'inizio della creazione Dio ruppe il velo del silenzio del mondo per fare scendere sulla terra come pioggia la sua voce, così nel silenzio del tuo cuore e della tua mente il Signore stesso semini in te la sua parola, perché la tua vita diventi feconda di ogni bene.
VANGELO
[Lc
18,9-14]
Dal racconto evangelico di Luca.
In quel tempo, 9 Gesù raccontò un'altra parabola per alcuni che si ritenevano giusti e disprezzavano gli altri.
10 Disse: «Una volta c'erano due uomini: uno era fariseo e l'altro era un agente delle tasse. Un giorno salirono al Tempio per pregare. 11 Il fariseo se ne stava in piedi e pregava così tra sé: “O Dio, ti ringrazio perché io non sono come gli altri uomini: ladri, imbroglioni, adùlteri. Io sono diverso anche da quell'agente delle tasse. 12 Io digiuno due volte alla settimana e offro al Tempio la decima parte di quello che guadagno”. 13 L'agente delle tasse invece si fermò indietro e non voleva neppure alzare lo sguardo al cielo. Anzi si batteva il petto dicendo: “O Dio, abbi pietà di me che sono un povero peccatore!”.
14 Vi assicuro che l'agente delle tasse tornò a casa perdonato; l'altro invece no. Perché, chi si esalta sarà abbassato; chi invece si abbassa sarà innalzato».
In quel tempo, 9 Gesù raccontò un'altra parabola per alcuni che si ritenevano giusti e disprezzavano gli altri.
10 Disse: «Una volta c'erano due uomini: uno era fariseo e l'altro era un agente delle tasse. Un giorno salirono al Tempio per pregare. 11 Il fariseo se ne stava in piedi e pregava così tra sé: “O Dio, ti ringrazio perché io non sono come gli altri uomini: ladri, imbroglioni, adùlteri. Io sono diverso anche da quell'agente delle tasse. 12 Io digiuno due volte alla settimana e offro al Tempio la decima parte di quello che guadagno”. 13 L'agente delle tasse invece si fermò indietro e non voleva neppure alzare lo sguardo al cielo. Anzi si batteva il petto dicendo: “O Dio, abbi pietà di me che sono un povero peccatore!”.
14 Vi assicuro che l'agente delle tasse tornò a casa perdonato; l'altro invece no. Perché, chi si esalta sarà abbassato; chi invece si abbassa sarà innalzato».
LECTIO
Leggi il testo sacro più volte, adagio, per cogliere il messaggio in esso racchiuso. Il commento del don ti può aiutare a capire il contesto, l’ambiente in cui si svolge il fatto narrato o vengono pronunciate le parole in esso riportate.
La parabola del fariseo e del pubblicano, che salgono al tempio a pregare, ci aiuta a capire come noi dobbiamo pregare e stare alla presenza di Dio. Non basta osservare alla lettera la legge, i precetti, per sentirci sicuri di piacere a Dio: Gesù preferisce le persone che si riconoscono bisognose del suo amore, soprattutto i peccatori.
Il tema centrale della nostra riflessione è l’umiltà. Infatti, la parabola del fariseo che va al tempio e prega con presunzione d’innocenza ci mette in guardia dal peccato della superbia: “io sono meglio degli altri; Dio ascolta solo me!”.
Un giorno sant’Agostino, a chi gli chiedeva come liberarsi dalla schiavitù del peccato per essere libero in Cristo, rispondeva: «Il primo passo è l’umiltà; il secondo passo è ancora l’umiltà; il terzo l’umiltà; e per quante volte tu me lo chieda ti darei sempre la stessa risposta: l’umiltà».
MEDITATIO
Durante la settimana metti la tua vita in relazione con il testo che hai meditato. È la tua rilettura allo scopo di ascoltare cosa il Signore dice a te in questo periodo o situazione della vita, cosa dice allo sviluppo della tua persona, cosa suggerisce per le tue relazioni. Lui ti consola, ti esorta, ti orienta e ti rallegra.
- Sabato - Leggi il brano e chiediti: quante volte m’imbatto in persone che rispetto agi altri si ritengono nel giusto? Come mi comporto con loro? Come faccio a capire se davvero hanno ragione, oppure sono nel torto marcio?
- Domenica - Leggi il brano e chiediti: anch’io divido le persone in categorie secondo l’apparenza della loro vita esteriore? Sono capace di guardare gli altri nel profondo del loro cuore? Che cosa vedo in loro, come reagisco?
- Lunedì - Leggi il brano e chiediti: ho imparato a vedere le cose e le persone con gli occhi di Dio, cioè in modo diverso da come le giudica il mondo? Ho imparato ad andare controcorrente rispetto alla mentalità del mondo? Mi lascio ancora condizionare dalle parole degli altri?
- Martedì - Leggi il brano e chiediti: come mi comporto di fronte alla presunzione di perfezione che gli altri ostentano? Anch’io passo per la tentazione di elencare a Dio le cose che faccio per lui? Cosa m’aspetto in cambio?
- Mercoledì - Leggi il brano e chiediti: quale consapevolezza ho della mia vita? La mia preghiera nasce dalla verità del mio io? Dio cosa pensa della mia preghiera?
- Giovedì - Leggi il brano e chiediti: ho imparato a tenere la mente e il cuore là dove sono i miei piedi? Sono una persona dal cuore e dalla mente umile?
- Venerdì - Disponiti in questo giorno all’ascolto del nuovo brano di Vangelo, chiedendo a Gesù di illuminare la tua vita e di sostenerti in ogni passo del tuo cammino.
ORATIO
È il momento di ringraziare Dio per ogni cosa, facendo una preghiera che sgorghi dalla Parola che hai letto e ti disponga all’ubbidienza ad essa, secondo quanto il testo ha suggerito.
O Signore Gesù,
quando m’inginocchio davanti all'Eucaristia
sento il profumo di Betlemme,
respiro il mistero dell'umiltà di Dio
e provo vergogna per l'orgoglio che è dentro di me
e che continuamente esplode nella rivalità tra le persone.
Gesù, donami una briciola della tua umiltà!
Signore Gesù,
quando m’inginocchio davanti all'Eucaristia
capisco che tu ci ami, perché sei buono,
e non perché noi meritiamo il tuo amore.
Nel cenacolo tutto parlava di tradimento e tu,
con un gesto di puro amore,
donasti a tuoi amici il tuo Corpo e il tuo Sangue.
Gesù, donami una briciola del tuo amore!
Amen.
ACTIO
È il momento di metterti in moto, di agire in conseguenza di quanto hai ascoltato, per dare nella tua vita frutti di Vangelo.
Nei prossimi giorni pensa alle lezioni di umiltà che alcune persone ti offrono ogni giorno con la loro testimonianza.
Ripensa a come i tuoi errori, i tuoi sbagli, ti hanno insegnato a non essere egoista, ma a fare le cose insieme a Dio, fidandoti di lui e dei suoi amici.
La tua testimonianza di vita e di fede in Gesù sarà motivo di luce e di esempio per tante persone che ti voglio bene e che ti guardano come una persona su cui contare davvero.
Rifletti, prega e ringrazia!