giovedì 24 maggio 2018

Il moto innamorato della preghiera

alla sera del giorno
24.05.2018

Se non ce ne siamo ancora accorti, forse, è solo a causa di una stupida distrazione, una nostra svista madornale, di cui non possiamo che non pagarne in prima persona le inevitabili conseguenze: tuttavia, essenza vitale del respiro della vita di tutti è la forza dell’amore.
Energia attiva per la vita bella del mondo e di ciascuna singola storia personale, l’amore ha in sé la capacità e l’arte di riplasmare con un moto continuo e inarrestabile il cuore, la mente e lo spirito di ogni figlio e di ogni figlia dell’uomo.
Una volta spiccato il volo, oltre le sbarre dei limiti della propria esperienza personale, ecco che l’amore s’inventa mille modi per allargare all’infinito il campo spirituale del suo attirare a sé, del suo coinvolgere a pelle, del suo lasciarsi abbracciare da ogni vissuto umano.
Se inverato poi dalla forza della preghiera, dalla trasformazione profonda operata grazie alla diuturna meditazione dei pensieri e dei moti affettivi di Dio; se umile, servizievole, melodioso, avvolgente e caldo di suo, l’amore è maestro nel fecondare e rivitalizzare ogni realtà vivente, poiché esso diventa un personalissimo riflesso e una concreta irradiazione dell’amore stesso di Dio.
Abbiamo scoperto da te, Signore, che la preghiera è capace di dare un’anima a ogni gesto, a ogni nostro atto d’amore, creando grazie ad essa un continuo e impercettibile, ma pur sempre vitale, incontro e contatto spirituale con ogni persona. Quando il nostro amore si avvolge del tuo amore, Signore, ecco che scopriamo di non avere più bisogno della presenza fisica e della materia degli altri, del numero delle cose, così come di tatto e degli altri sensi umani del nostro vivere nel mondo... Anche se seduti in un punto lontano, fosse anche sperduto dall’altra parte del mondo, preghiera e amore sanno pur sempre raggiungere, entrare in contatto e dialogare nel profondo di noi stessi con la preziosità della storia delle altre persone. Tu ci hai insegnato che all’amore e alla preghiera è sufficiente sapere solo se l’altra persona esiste, non importa poi se vicina e raggiungibile, senza il bisogno di sapere in quale punto preciso del mondo di terra o del mondo di Cielo essa si trovi: il pensiero e il ricordo dell’esistere di un’altra persona sono già luoghi di incontro e di fusione reciproca con essa, lungo la via della preghiera e dell’amore.
Benedetti da te, Signore, i continui atti del nostro amore e la purezza delle nostre continue preghiere ci aiutano a non avere timore dell’intreccio dei nostri spiriti e la fusione in te delle nostre anime, tanto che ci sentiamo affascinati e presi dentro dalla delicata bellezza e gioia di vedere come una persona raggiunge l’altra, tutti incontrano tutti, incamminati tutti lungo i sentieri del tuo Spirito.
E dicci tu, Signore, se non è amore il nostro amore, quando ti dimostriamo di avere imparato a raggiungere con la mente e con il cuore, con tutto il nostro vivere, ogni persona vicina e lontana, grazie alla vibrazione della nostra ultima preghiera? Certo che è amore, perché prima di chiudere gli occhi a sera, nella nostra preghiera tutti possono trovare casa. E dove c’è casa, c’è un battito di cuore per tutti.