mercoledì 2 maggio 2018

Quando la natura ci insegna a pregare

alla sera del giorno
02.05.2018

Ci siamo talmente dentro, piccole particelle di un universo infinito, che non sempre riusciamo a renderci pienamente conto del mistero del nostro esistere dentro il corso vitale di tutto ciò che ci circonda.
Ogni essere vivente vive appunto di se stesso e della natura che diventa per esso fonte di alimentazione e di energia continua. Così è anche per ogni singolo uomo, speciale nel suo essere capace di conoscere il perché e il senso di ogni realtà, il come e il dove di ogni suo pensiero e il calore e il gelo di ogni intima emozione.
Via maestra per la dimostrazione dell’esistenza di un Creatore soprannaturale, la natura è anche la via che tutti possono percorrere per giungere al punto di svolta nella propria storia personale, quello dell’incontro con Dio.
In sintonia con il cosmo intero, quello dentro e quello fuori di noi, ci sentiamo parte dell’opera meravigliosa di Dio, educati al respiro del respiro del mondo, là dove i profumi e i colori di ogni realtà esistente ci fanno prendere coscienza della bellezza della vita. Ed anche le stagioni del mondo, da quelle sprizzanti di gioia a quelle più monotone, possono essere vissute tutte come le parti sincere della metafora più che opportuna delle stagioni della nostra vita, stagioni che ciclicamente passano dentro la mente e dentro il cuore di ciascuno.
E infine, non solo per chi si definisce credente in Dio, ma per ogni persona in cammino lungo i sentieri del mondo, anche il più piccolo riflesso della natura, tutto diventa occasione per elevare una lode gioiosa al Cielo e riconoscente Colui che ha dato origine e senso ad ogni scintilla di vita.
Sì, Signore, è a te che va il pensiero riconoscente per ogni dono, per ogni panorama che si schiude giorno e notte dinanzi ai nostri occhi. Immersi nel concerto infinito di suoni, di profumi e di luci, a piene mani raccogliamo i frammenti di ogni realtà e sentiamo forte in noi il dovere di elevarti una lode d’amore per le tue meraviglie.
Aiutaci a riconoscere in noi e attorno a noi il delicato passaggio delle tue mani, Signore, a rispettare la preziosità di ogni cosa, ad ammirare le forme, i colori e i significati di tutto ciò che tu hai pensato e plasmato per noi; aiutaci a sentirci in sintonia con i monti e le pianure, il sole e le stelle, i fiumi e i mari, il poco e il molto di ciò che ci avvolge, mentre il nostro viaggio di creature innamorate di te, Creatore, continua a seguire la linea luminosa delle tue orme. E tutto in noi diventa memoria di te, Signore, riflesso della tua amorevole bontà divina.