alla sera del giorno
01.05.2018
Sono tanti i modi per pregare in famiglia ma, a parte rare eccezioni, il modo più diffuso è quello di una preghiera fatto da soli, cioè, ognuno prega per conto suo. Sarà per timidezza, o per una semplice questione di tempo, cioè quando trovare la voglia di sincronizzare insieme l’orologio spirituale di tutti, oppure ancora un problema di non essere stati educati all’essere oggi piccola chiesa domestica; comunque, sta di fatto che è difficile trovare esempi lodevoli di preghiera fatta insieme, dietro le quattro mura della propria famiglia.
Al di là delle varie difficoltà sul tema del pregare insieme, la vera sfida è quella di scoprire il modo per facilitare a ciascuno l’incontro condiviso con il mistero di Dio e con la propria realtà di creature in cammino per le vie dell’amore domestico.
Nonostante che per ciascuno sia davvero diverso il suo ritmo di vita rispetto a quello degli altri, il ventaglio delle sue convinzioni e anche il modo di relazionarsi personalmente con Dio, eppure quanto è arricchente che nel dialogo in casa a tutti sia offerta la possibilità di condividere – proprio con le persone di cui si ha prova certa del loro amore per se stessi – condividere le proprie emozioni, le intuizioni spirituali ricevute in dono dallo Spirito di Dio, gli stimoli ricevuti dalla lettura e dalla meditazione personale con un brano evangelico.
Che si tratti di fare uso delle preghiere della tradizione cristiana (Pater, Ave, Gloria...), oppure ricorrere alla recita insieme di uno dei 150 salmi, benedire il pasto prima di sedersi a tavola, vivere un momento di revisione della propria giornata o di un’esperienza passata o ancora in corso, chiedere il mutuo sostegno spirituale alle porte di passaggi delicati e difficili del proprio cammino, cercare consolazione per le lacrime che stanno irrorando i momenti più tristi e sofferti della propria storia personale, un tempo per chiedere scusa per gli errori commessi contro il valore unico ed irripetibile del legame d’amore familiare...
Sarebbero tanti, Signore, i motivi per raccoglierci insieme in atteggiamento di preghiera anche tra le mura di casa; ma riconosciamo mancarci il coraggio sia della condivisione delicata dei respiri dei nostri spiriti, sia dello svelamento reciproco delle nostre anime. Preferiamo, Signore, pregarti da soli, cercare per noi e per le persone a noi care il dono della tua benedizione, il gustoso abbraccio della tua paternità, la soave carezza del tuo amore, ma da soli, non certo seduti in cerchi come famiglia.
Facendo quotidiana memoria del Sacramento del nostro amore, aiutaci tu, Signore, a superare ogni falso pudore, ogni sciocca ritrosia a condividere il colore delle nostre anime, a lasciarci guidare dall’ascolto della voce del tuo Spirito, per imparare a orientare le scelte di ciascuno e quelle di tutto il nucleo familiare, per fidarci ed affidarci ancora una volta a te, nonostante i problemi di ciascuno, e trovare in te una luce diversa da quella troppo individualistica dentro la quale siamo cresciuti fin da piccoli.
E mentre eleviamo a te la nostra preghiera unanime, ecco che tu ci doni in cambio, Signore, un’esperienza unica che rende fin d’ora la nostra famiglia un cuor solo e un’anima sola, una realtà anticipata di Cielo, là dove vive la fonte della comunione e dell’amore familiare di un Padre, di un Figlio e del loro Amore fecondo.