venerdì 25 marzo 2022

Entra anche tu, c’è tuo fratello!

 
ALLA SCUOLA DEL VANGELO
ascoltare | conoscere | seguire | celebrare | servire
 
Anno C
4a domenica del Tempo di Quaresima


SEGNO DI CROCE
Dopo il segno di croce, inizia questo momento di ascolto della voce del Signore, raccogliendoti in un istante in silenzio.


INVOCAZIONE ALLO SPIRITO SANTO 


Invoca su di te e sulla tua vita la luce e la forza dello Spirito santo.

 
INVITATORIO
Apriti all’ascolto del Vangelo con le parole di invocazione proposte dal seguente Salmo. 

dal Salmo 32
Gustate e vedete com’è buono il Signore.

Benedirò il Signore in ogni tempo,
sulla mia bocca sempre la sua lode.
Io mi glorio nel Signore:
i poveri ascoltino e si rallegrino.

Magnificate con me il Signore,
esaltiamo insieme il suo nome.
Ho cercato il Signore: mi ha risposto
e da ogni mia paura mi ha liberato.

Guardate a lui e sarete raggianti,
i vostri volti non dovranno arrossire.
Questo povero grida e il Signore lo ascolta,
lo salva da tutte le sue angosce.


VANGELO
Lc 15,1-3.11-32
versione TILC
Dal racconto evangelico di Luca. 
In quel tempo, 1 gli agenti delle tasse e altre persone di cattiva reputazione si avvicinarono a Gesù per ascoltarlo. 2 Ma i farisei e i maestri della Legge lo criticavano per questo. Dicevano: «Quest'uomo tratta bene la gente di cattiva reputazione e va a mangiare con loro».
11 Gesù raccontò anche questa parabola: «Un uomo aveva due figli. 12 Il più giovane disse a suo padre: “Padre, dammi la mia parte d'eredità”. Allora il padre divise il patrimonio tra i due figli. 13 Pochi giorni dopo, il figlio più giovane vendette tutti i suoi beni e con i soldi ricavati se ne andò in un paese lontano. Là, si abbandonò a una vita disordinata e così spese tutti i suoi soldi.
14 Ci fu poi in quella regione una grande carestia, e quel giovane non avendo più nulla si trovò in grave difficoltà. 15 Andò da uno degli abitanti di quel paese e si mise alle sue dipendenze. Costui lo mandò nei campi a fare il guardiano dei maiali. 16 Era talmente affamato che avrebbe voluto sfamarsi con le ghiande che si davano ai maiali, ma nessuno gliene dava. 17 Allora si mise a riflettere sulla sua condizione e disse: “Tutti i dipendenti di mio padre hanno cibo in abbondanza. Io, invece, sto qui a morire di fame. 18 Ritornerò da mio padre e gli dirò: Padre ho peccato contro Dio e contro di te. 19 Non sono più degno di essere considerato tuo figlio. Trattami come uno dei tuoi dipendenti”. 20 Si mise subito in cammino e ritornò da suo padre. Era ancora lontano dalla casa paterna, quando suo padre lo vide e, commosso, gli corse incontro. Lo abbracciò e lo baciò. 21 Ma il figlio gli disse: “Padre, ho peccato contro Dio e contro di te. Non sono più degno di essere considerato tuo figlio”. 22 Ma il padre ordinò subito ai suoi servi: “Presto, andate a prendere il vestito più bello e fateglielo indossare. Mettetegli l'anello al dito e dategli un paio di sandali. 23 Poi prendete il vitello, quello che abbiamo ingrassato, e ammazzatelo. Dobbiamo festeggiare con un banchetto il suo ritorno, 24 perché questo mio figlio era per me come morto e ora è tornato in vita, era perduto e ora l'ho ritrovato”. E cominciarono a far festa.
25 Il figlio maggiore, intanto, si trovava nei campi. Al suo ritorno, quando fu vicino alla casa, sentì un suono di musiche e di danze. 26 Chiamò uno dei servi e gli domandò che cosa stava succedendo. 27 Il servo gli rispose: “È ritornato tuo fratello, e tuo padre ha fatto ammazzare il vitello, quello che abbiamo ingrassato, perché ha potuto riavere suo figlio sano e salvo”. 28 Allora il fratello maggiore si sentì offeso e non voleva neppure entrare in casa. Suo padre usci e cercò di convincerlo a entrare.
29 Ma il figlio maggiore gli disse: “Da tanti anni io lavoro con te e non ho mai disubbidito a un tuo comando. Eppure tu non mi hai dato neppure un capretto per far festa con i miei amici. 30 Adesso, invece, torna a casa questo tuo figlio che ha sprecato i tuoi beni con le prostitute, e per lui tu fai ammazzare il vitello grasso”. 31 Il padre gli rispose: “Figlio mio, tu stai sempre con me e tutto ciò che è mio è anche tuo. 32 Non potevo non essere contento e non far festa, perché questo tuo fratello era per me come morto e ora è tornato in vita, era perduto e ora l'ho ritrovato”».


LECTIO
Leggi più volte il testo sacro, adagio, per cogliere in esso il messaggio di Dio. Il commento ti potrà aiutare a capire la situazione e l’ambiente in cui si svolge il fatto narrato o il perché delle parole in esso riportate.

I farisei criticano Gesù perché riceve i peccatori e mangia con loro. La parabola che egli racconta mette in evidenza la gioia che Dio prova per il pentimento dei suoi figli. Preso dalla pietà verso ogni peccatore Dio dimentica tutto e lo accoglie fra le sue braccia senza nemmeno lasciargli il tempo di esprimere il suo pentimento.
I temi biblici che ci hanno accompagnato in queste ultime domeniche, nella quarta domenica del tempo di Quaresima sfociano tutti nell’annuncio di un Dio che usa misericordia e che attende la nostra richiesta di perdono.
Anche se abbiamo fatto l’esperienza del peccato, Dio ci riconcilia a sé e nel Corpo e nel Sangue del suo Figlio Gesù e ci chiama a vivere nell’Eucaristia la gioia della misericordia e del perdono. Il dono di Gesù è un invito ad aprire la nostra vita a Dio Padre, per accogliere il suo perdono, così come nella parabola fece il figlio minore quando ritornò alla casa del padre suo e si abbandonò tra le braccia del perdono.


MEDITATIO
Durante la settimana metti la tua vita in relazione con il testo che hai letto. È la tua rilettura allo scopo di ascoltare cosa il Signore dice a te in questo periodo o situazione della vita, cosa dice allo sviluppo della tua persona, cosa suggerisce per le tue relazioni. Lui ti consola, ti esorta, ti orienta e ti rallegra.

Domenica 
Leggi il brano di Vangelo e chiediti: di fronte all’insegnamento a volte scomodo di Gesù, quali sono le mie riserve? Che difese ho su Gesù? Perché il suo insegnamento a volte mi spiazza, non mi lascia tranquillo? In che cosa mi sento fragile?

Lunedì 
Leggi il brano di Vangelo e chiediti: cosa provo dentro di me ascoltando le parabole di Gesù? Quali pensieri e quali emozioni sorgono dentro di me? Fino a che punto mi lascio coinvolgere dalla sua visione dell’uomo, tanto da cambiare la mia?

Martedì 
Leggi il brano di Vangelo e chiediti: riesco a superare la visione nera della forza distruttiva del peccato per imparare a cercare il seme buono presente in ogni persona? Come Gesù sono facilitatore di incontri di riconciliazione tra le persone e Dio?

Mercoledì 
Leggi il brano di Vangelo e chiediti: ferito dalle conseguenze del peccato mio e altrui, riesco a compiere gesti di comunione? Vivo la verità del male subito come uno stimolo per aumentare il mio rapporto di fiducia in Dio e nella sua giustizia d’amore? È per me modello di vita l’esempio di amore testimoniato da Gesù?

Giovedì 
Leggi il brano di Vangelo e chiediti: di fronte all’altare dell’amore di Dio, riesco a presentare a lui il bene e il male che abitano la mia vita? L’Eucaristia che ricevo è fonte in me della mia forza di amore e di riconciliazione con il mondo intero? Trovo nella preghiera davanti al Santissimo la fonte della mia rigenerazione spirituale?

Venerdì 
Leggi il brano di Vangelo e chiediti: in che misura tengo conto delle fatiche di vita e di fede degli altri fratelli di Vangelo? Mi preoccupo di essere per loro un segno concreto dell’amore misericordioso di Dio? Testimonio agli altri la gioia del perdono ricevuto da Dio? Coinvolgo gli altri alla festa del perdono per chi finalmente è tornato a casa, nella Chiesa di Dio?
Sabato 
Disponiti in questo giorno all’ascolto del nuovo brano di Vangelo che sarà proclamato nella prossima Eucaristia e chiedi già al Signore Gesù di illuminare la tua vita e di sostenerti in ogni passo del tuo futuro cammino di fede.

ORATIO 
È il momento di ringraziare Dio per ogni cosa, facendo una preghiera che sgorghi dalla Parola che hai letto e ti disponga all’ubbidienza ad essa, secondo quanto il testo ha suggerito.

O Signore Gesù,
tu sei venuto in mezzo a noi
per accompagnarci,
per compiere con noi,
come un figlio prodigo,
lontano dalla casa del Padre,
lontano dalla gloria del cielo,
il viaggio del ritorno.

Il tuo cuore è sempre stato pieno
di nostalgia e di amore.
Le tue parole fanno ardere di desiderio
anche il nostro cuore,
perché in te
noi incontriamo un fratello;
in te noi scopriamo che cosa significhi
farsi solidali con coloro che sono poveri,
miserabili, privi di tutto,
anche della speranza.

Noi non avremmo più osato
presentarci al Padre.
Hai indossato tu
i laceri abiti del peccato
e hai bussato per primo alla porta.
Con te, dietro di te,
siamo entrati anche noi:
e l’amore ci ha sorpresi.

Grazie, Signore Gesù. Amen.


ACTIO
È il momento di metterti in moto, di agire in conseguenza di quanto hai ascoltato, per dare nella tua vita frutti di Vangelo.

In questa quarta settimana di Quaresima trova il momento giusto per accostarti al sacramento della Riconciliazione, per assaporare ancora una volta l’amorevole perdono del Padre dei Cieli.
Rifletti, prega e ringrazia!