giovedì 22 settembre 2022

Aggiorna il tuo ascolto!


ALLA SCUOLA DEL VANGELO
ascoltare | conoscere | seguire | celebrare | servire

Anno C
26a domencia del Tempo Ordinario


SEGNO DI CROCE E SILENZIO
Dopo il segno di croce, inizia questo momento di ascolto della voce del Signore, raccogliendoti in un istante in silenzio. Come all'inizio della creazione Dio ruppe il velo del silenzio del mondo per fare scendere sulla terra come pioggia la sua voce, così nel silenzio del tuo cuore e della tua mente il Signore stesso semini in te la sua parola, perché la tua vita diventi feconda di ogni bene.


INVOCAZIONE ALLO SPIRITO SANTO 


Invoca su di te e sulla tua vita la luce e la forza dello Spirito santo.

 
INVITATORIO
Apriti all’ascolto del Vangelo con le parole di invocazione proposte dal seguente Salmo.
 
dal Salmo 145
Loda il Signore, anima mia.

Il Signore rimane fedele per sempre
rende giustizia agli oppressi,
dà il pane agli affamati.
Il Signore libera i prigionieri.

Il Signore ridona la vista ai ciechi,
il Signore rialza chi è caduto,
il Signore ama i giusti,
il Signore protegge i forestieri.

Egli sostiene l’orfano e la vedova,
ma sconvolge le vie dei malvagi.
Il Signore regna per sempre,
il tuo Dio, o Sion, di generazione in generazione.


VANGELO
Lc 16,19-31
versione TILC
Dal racconto evangelico di Luca.
 
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «19 C'era una volta un uomo ricco. Portava sempre vestiti di lusso e costosi e faceva festa ogni giorno con grandi banchetti. 20 C'era anche un povero, un certo Lazzaro, che si metteva vicino alla porta del suo palazzo. Era tutto coperto di piaghe e chiedeva l'elemosina. 21 Aveva una gran voglia di sfamarsi con gli avanzi dei pasti di quel ricco. Perfino i cani venivano a leccargli le piaghe.
22 Un giorno, il povero Lazzaro morì, e gli angeli lo portarono accanto ad Abramo nella pace. Poi morì anche l'uomo ricco e fu sepolto. 23 Andò a finire all'inferno e soffriva terribilmente. Alzando lo sguardo verso l'alto, da lontano vide Abramo e Lazzaro che era con lui.
24 Allora gridò: “Padre Abramo, abbi pietà di me! Di' a Lazzaro che vada a mettere la punta di un dito nell'acqua e mi rinfreschi la lingua. Io soffro terribilmente in queste fiamme!”. 25 Ma Abramo gli rispose: “Figlio mio, ricòrdati che durante la tua vita hai già ricevuto molti beni, e Lazzaro ha avuto soltanto sofferenze. Ora invece, lui si trova nella gioia e tu soffri terribilmente. 26 Per di più, tra noi e voi c'è un grande abisso: se qualcuno di noi vuole venire da voi non può farlo; così pure, nessuno di voi può venire da noi”.
27 Ma il ricco disse ancora: “Ti supplico, padre Abramo, almeno manda Lazzaro nella casa di mio padre. 28 Ho cinque fratelli e vorrei che Lazzaro li convincesse a non venire anche loro in questo luogo di tormenti”. 29 Abramo gli rispose: “I tuoi fratelli hanno la legge di Mosè e gli scritti dei profeti. Li ascoltino!”.
30 Ma il ricco replicò: “No, ti supplico, padre Abramo! Se qualcuno dei morti andrà da loro cambieranno modo di vivere”. 31 Alla fine Abramo gli disse: “Se non ascoltano le parole di Mosè e dei profeti non si lasceranno convincere neppure se uno risorge dai morti”».


LECTIO
Leggi più volte il testo sacro, adagio, per cogliere in esso il messaggio di Dio. Il commento ti potrà aiutare a capire la situazione e l’ambiente in cui si svolge il fatto narrato o il perché delle parole in esso riportate.

Sprezzante verso il povero Lazzaro, l’uomo ricco della parabola, dal cuore egoista e soddisfatto dei suoi beni, si illude che la propria condizione di vita possa durare all’infinito. In realtà alla sua morte tutto sarà capovolto e il suo attaccamento morbosamente cieco alla ricchezza terrena lo porterà all’esclusione dai beni eterni del cielo.
Preoccupati ogni giorno di mille cose, soprattutto dei nostri interessi economici, rischiamo di non fare attenzione alle persone che ci vivono accanto.
Nella liturgia di questa domenica il Signore Gesù richiama la nostra riflessione sulle cose ultime della vita, a come i gesti che abbiamo compiuto determineranno la vita eterna.
Nel pane e nel vino, Corpo e Sangue del Signore, noi troviamo la forza di compiere un vero cammino di conversione, affinché il nostro cuore non si indurisca di fronte ai bisogni di chi ci vive accanto, ma sia per tutti dono e testimonianza di vera fraternità, di autentica solidarietà.


MEDITATIO
Durante la settimana metti la tua vita in relazione con il testo che hai letto. È la tua rilettura allo scopo di ascoltare cosa il Signore dice a te in questo periodo o situazione della vita, cosa dice allo sviluppo della tua persona, cosa suggerisce per le tue relazioni. Lui ti consola, ti esorta, ti orienta e ti rallegra.
 
Domenica
Leggi il brano di Vangelo e chiediti: di fronte a una pagina di Vangelo, come quella di questa domenica, mi domando che tipo di vita sto conducendo? Che uso faccio dei beni che possiedo? Di cosa sto riempiendo le mie giornate e i miei anni?

Lunedì
Leggi il brano di Vangelo e chiediti: quando incontro una persona che cosa vedo in lei? Su che cosa fisso la mia attenzione? Che considerazione ho delle persone che versano in situazioni di bisogno?

Martedì
Leggi il brano di Vangelo e chiediti: che valore do alle richieste di aiuto che gli altri mi rivolgono? Come mi comporto di fronte alle sofferenze degli altri? Per loro io divento e sono una risposta o un problema?

Mercoledì
Leggi il brano di Vangelo e chiediti: ho compreso che le difficoltà delle persone che incontro diventano per me occasione per essere uno strumento di Dio? Riesco ad agire nella loro vita grazie alla mia vita?

Giovedì
Leggi il brano di Vangelo e chiediti: vivo l’Eucaristia che celebro ogni giorno come una forza interiore per vincere ogni mia ritrosia di fronte alle sofferenze degli altri? Divento io stesso il Corpo e il Sangue di Cristo nella vita dei fratelli e delle sorelle?

Venerdì
Leggi il brano di Vangelo e chiediti: compio le mie opere di carità verso gli altri come un dono di Dio o solo per quietare la mia coscienza? Che cosa resterà un giorno del bene che sto facendo oggi?

Sabato
Disponiti in questo giorno all’ascolto del nuovo brano di Vangelo che sarà proclamato nella prossima Eucaristia e chiedi già al Signore Gesù di illuminare la tua vita e di sostenerti in ogni passo del tuo futuro cammino di fede.


ORATIO 
È il momento di ringraziare Dio per ogni cosa, facendo una preghiera che sgorghi dalla Parola che hai letto e ti disponga all’ubbidienza ad essa, secondo quanto il testo ha suggerito.

Padre mio,
io mi abbandono a te,
fa di me ciò che ti piace.
Qualunque cosa tu faccia di me
Ti ringrazio.

Sono pronto a tutto, accetto tutto.
La tua volontà si compia in me,
in tutte le tue creature.
Non desidero altro, mio Dio.
 
Affido l'anima mia alle tue mani,
Te la dono mio Dio,
con tutto l'amore del mio cuore
perché ti amo,
ed è un bisogno del mio amore
di donarmi
di pormi nelle tue mani senza riserve
con infinita fiducia
perché Tu sei mio Padre.
(Charles de Foucauld)


ACTIO
È il momento di metterti in moto, di agire in conseguenza di quanto hai ascoltato, per dare nella tua vita frutti di Vangelo.

Illuminato dalla pagina del Vangelo, affronta una scelta importante della tua vita con fiducia piena nel sostegno del Padre e affidando tutto te stesso alla potenza del suo amore.
Rifletti, prega e ringrazia!