venerdì 27 marzo 2015

Adulti nella vita e nella fede è possibile ancora

27 marzo

Lungo il cammino della vita spirituale la tentazione più viscida che un credente possa incontrare è quella di permettere sì a Gesù di liberarlo dai suoi limiti, dalle sue difficoltà e dai suoi vecchi problemi, ma di non permettere a se stessi di uscire e di liberarsi dalla memoria della cose passate.
È una vita nuova nello Spirito, certo, quella iniziata e portata avanti con fatica, ma una vita spirituale accolta e vissuta a metà, senza la rottura con il passato, senza avere preso la decisione di spezzare una volta per tutte le catene e di fuggire da ogni forma di condizionamento e di incaglio della coscienza.

Nonostante non sia facile proseguire il cammino della vita lungo questa via di liberazione, tuttavia, gli sforzi compiti quotidianamente da ciascuno devono essere pur sempre finalizzati al raggiungimento di un risultato preciso, quello di una rinnovata e profondissima gioia per la ritrovata libertà in Cristo.

Nell’età adulta, quando è facile che anche i sogni della giovinezza finiscano uno dopo l’altro, quando purtroppo tante persone credenti non si aspettano più nulla di nuovo dalla routine quotidiana di ogni giorno, l’errore è quello di fissare la propria attenzione sulle sole ferite del passato, su che cosa di bene si poteva fare meglio, su che cosa di male si doveva scaltramente evitare. Contarsi le ferite vale fino a un certo punto. La vera necessità è quella di non attardarsi sugli insuccessi passati, giungendo addirittura al pericolo di paralizzare nel presente, e di ipotecare nel futuro, ogni anelito della propria anima.

Piuttosto, la vera sfida sta nel non smettere di salire il monte di Dio, cioè, di non abbandonare il sentiero della propria ascesi spirituale. È uno sforzo di auto-elevazione alle cose del Cielo, che avviene nella mente e nel cuore delle persone. Non va dimenticato che nella vita dello Spirito il Risorto chiede a tutti di compiere un lavoro su se stessi durante il quale la comunità di fede, a cui ciascuno ha deciso di appartenere con tutto il cuore, offre il suo sostegno di preghiera e di presenza fraterna.

Anche in questa fase di mezzo della vita umana, presi per mano dall’eco della Parola di Dio e corroborati dalla forza dei Sacramenti, è possibile ancora una volta nell’età adulta volgere lo sguardo della mente e del cuore a un nuovo inizio. Secondo la logica e l’intervento di Dio, è sempre possibile, in concreto, lasciare spazio e libertà di azione all’opera dello Spirito santo il quale, secondo i suoi tempi, compirà il miracolo di una nuova primavera nella vita e nella fede di ciascuno.

È sempre lo Spirito del Risorto a liberare, a cancellare, a condurre e ad amare ogni singola persona lungo i sentieri del suo viaggio, fino ad intonare al termine del suo cammino l’inno della gioia per ogni fratello e per ogni sorella ritrovati di nuovo nella casa del Vangelo.