alla sera del giorno
16.02.2018
Nella luce dell’amore tutte le cose della vita ricevono l’abbraccio di una melodia calda di sentimenti e di emozioni, perché l’amore porta in sé un’energia di bene, una capacità di prendersi cura di se stessi e delle altre persone, arrivando fin nel profondo delle ferite più buie di ciascuno.
Attraversando spazi infiniti di senso e di armonia, non ancorando i propri piedi ai tanti mondi che ci abitano dentro, ecco schiudersi oltre i nostri sguardi orizzonti tutti da abitare nella forza riconciliante con se stessi, con gli altri e con l’universo intero.
È per questo che, cammin facendo, non smettiamo di ripeterci l’un l’altro quanto sia importante abitare nuove terre solo dopo avere accettato di adeguare ad esse l’attuale equipaggiamento. In ogni nuovo viaggio della vita ci sono cose che risultano inutili, obsolete, sicuramente vecchie ed ingombranti. La prima scelta da fare è quella di decidersi, una buona volta, di lasciare alle spalle il vecchio di noi e di incamminarci verso una novità di vita, che sicuramente diventerà il presente e il futuro della nostra gioia.
Quante volte invece, Signore, non tanto per la vergogna di spogliarci, quanto per la paura di prendere freddo nel togliere, nello svestire, i propri stracci, abbiamo rinunciato a vestire un vestito migliore rispetto al nostro, proprio quello che tu avevi sognato, pensato e cucito per noi.
E tu non hai mancato, Signore, di spiegarci allora, così come pazientemente oggi ci ripeti alle porte di questa notte, che rinunciare a vestirci dei tuoi sogni è una scelta pur sempre libera, quanto mai rischiosa: quanto è vero che, spogli di te, dell’abito dei tuoi sogni per noi, alla fine rischiamo di restare per davvero solo con la polvere dei nostri poveri vagheggiamenti.
E tu non hai mancato, Signore, di spiegarci allora, così come pazientemente oggi ci ripeti alle porte di questa notte, che rinunciare a vestirci dei tuoi sogni è una scelta pur sempre libera, quanto mai rischiosa: quanto è vero che, spogli di te, dell’abito dei tuoi sogni per noi, alla fine rischiamo di restare per davvero solo con la polvere dei nostri poveri vagheggiamenti.
Non solo cose nuove, non solo un abito più che adatto a un nuovo viaggio, ma tu ci chiedi di avere occhi nuovi, che sappiano riconoscere come l’essenziale nella nostra vita sia già visibile dinanzi a noi. Dopodiché, tutto sarà possibile, tenendo saldamente te per mano.