lunedì 19 febbraio 2018

Per carità, Gesù, frena!

alla sera del giorno
19.02.2018

È vero, Gesù, per carità frena!
Non è per mancanza di fiducia in te, dubbi sulle tue abilità di guida, o per l’arte che hai di passare da un pedale all’altro, acceleratore e frizione, quasi mai un colpo di freno.
Non si tratta neppure di frenare perché non riusciamo a starti dietro, a tenere il tuo passo. Siamo seduti accanto a te, e metà della fatica è già risparmiata. Ma qui si tratta di salvarsi la pelle dell’anima!
In questo viaggio della vita tu guidi il tempo e la storia a velocità che solo tu sai navigare, un destreggiarti tra ostacoli di senso e di non senso, d’illusorie certezze e di certezze già sorpassate alla grande, appena un secondo dopo che le abbiamo raggiunte. Lungo il tragitto non riusciamoci ad abituarci a un paesaggio, a starci dentro, non solo con gli occhi ma con tutto noi stessi, iniziare a trovare in esso anche punti di appoggio e di comodità, che tu all’improvviso svolti l’angolo; caspiterina, ed eccoci davanti nuovi orizzonti, nuovi possibili mille scenari, tutti da attraversare. E chi riesce, con te alla guida, a schiacciare un pisolino?
Però, Signore, non ascoltare le nostre paure, le nostre resistenze alla tua velocità. Alla fine, se ne andrebbe della bellezza di questo nostro starti accanto; del nostro sfrecciare insieme a te dentro dimensioni che mai avremmo pensato e deciso di attraversare; di dribblare, come ora stiamo facendo con te, dentro la giungla delle mille consuetudini umane; tra queste e quelle, vecchie cose, ridicole palizzate di contenimento della tua travolgente energia.
E intanto tu ci guardi, incroci i nostri sguardi, sorridi e, furbescamente, incurante delle nostre mani ancorate ad ogni punto di presa, ci inviti a guardare e a contemplare oltre il muro delle nostre autodifese, e ci dici “guardate là…”, “guarda qui…”, “hai visto là che bello…”, guarda da questo punto quel…”. "Ok, ok, Gesù, ma chi guarda la strada?".
E tu, alzando entrambe le mani al cielo, ripeti più volte: “Tranquilli, tranquilli, c’è qui Spirito, il mio amico. Ci pensa lui!”. Guardiamo te, guardiamo noi, ci guardiamo attorno e non vediamo nessuno alla guida se non tu. "Ok, ok, andiamo bene!?!?".
A questo punto non ci resta altro da fare che fidarci di te, Signore, se non altro perché fin qui non ci è accaduto ancora nulla di male. E il viaggio continua, alla velocità del tuo amore. Perché no?