12 gennaio
Trovare il modo per vivere alcuni giorni nel silenzio, nella pace, non è fuggire, ritirarsi dalla scena del mondo, quanto il bisogno di lasciare scaturire in noi la freschezza di un'acqua viva.
Solo la fede in un Dio che ci parla, così come solo lui sa fare con i suoi amici, ci fa mettere in cammino alla ricerca di un luogo dove ascoltare la sua voce. Un sentiero sul monte, una strada all'ombra di un bosco, il bagnasciuga lungo la riva del mare o una, più modesta, sponda di fiume... tutto diventa spazio per la ricerca interiore di una sorgente di vita.
Anche guidare in silenzio sulla corsia di un'autostrada, o fare quattro passi in solitudine, benché attorniati da un mare di folla, oppure emigrare grazie ad un paio di cuffie da mondi dei rumori avvinghiati a noi, soprattutto, stare alcune volte rannicchiati nel letto, di nascosto nel buio della propria stanza... anche tutto questo diventa tempo ed occasione per viaggiare dentro noi stessi e ritrovare alla fine il senso di quanto stiamo vivendo.
Ed è solo quando riusciamo a calmare in noi l'eco della voce del mondo, in quella frazione di secondo avvertiamo la leggera ebrezza dello Spirito, il sussurro della voce di Dio che, amorevolmente, ci dà la prova della sua presenza, della sua desiderata compagnia.
Così, nello scontato del mondo, nello scontato della nostra vita, incontriamo l'inaspettato, la sorpresa cioè della vicinanza di Dio. Da questa scoperta in poi, ciascuno riprende il cammino del suo viaggio attraverso il mondo, con nel cuore la gioia di trasmettere ai propri amici che la voce di Dio si può incontrare anche attraverso un soffio di silenzio.