16 gennaio
Di fronte alla persona di Gesù, non c’è poi bisogno di
recitare la parte di un copione, il ruolo dei falsi perfetti o degli eterni
sconfitti. Egli vede chiaramente chi siamo, cosa abita il nostro cuore e la
nostra mente; non giudica la nostra umanità, poiché lui stesso la conosce dal
di dentro essendo stato uno di noi.
E se anche interiormente i nostri esseri spirituali rischiano
di disperdersi, la fede nella forza dell’amore arriva persino a parlarci con
estrema chiarezza. Lo fa per il nostro estremo bene e per noi chiede a Gesù: “Donaci,
Gesù, di vivere di te”.