domenica 18 gennaio 2015

Cuori all’unisono nella partitura di Dio

18 gennaio

Quando, contro ogni tentazione di fermarsi per stanchezza o per delusione, la Chiesa si fa luogo d’ascolto, esperienza di guarigione, abbraccio di riconciliazione, giorno dopo giorno essa diventa ciò che di più luminoso è pulsante in se stessa, una comunione di cuori, una melodia di suoni che, seppure diversi tra loro per timbro e strumento, tuttavia si ritrovano tutti nella partitura scritta dalla mano di Dio.


La musica di Dio è melodia di comunione, canto di compassione, armonia di consolazione, ed ogni singola nota, l’una unita all’altra, diventa un limpido riflesso del Cristo risorto.

Ma più che le note, più che la stessa partitura di Dio, raccolti ed avvolti dall’eco di tante melodie, ecco riemergere dal caos del mondo gli infiniti cuori dell’umanità. È il miracolo delle dita di Dio, della vita risorta di Dio; una melodia da lui suonata sulla tastiera del mondo, perché ogni persona possa esprimere il suono che vibra in lei in una sola melodia, quella di tanti cuori, quella dell’amore.