21 gennaio
Bando ad ogni tipo di incupimento della
mente e del cuore, la sfida da vincere nella vita è quella di riuscire
gradualmente a semplificare il proprio spirito. Non si tratta di applicare ai tanti passi di cui è composto un cammino esistenziale un rigorismo glaciale – freddi di fronte alle tante persone che entrano sul nostro palcoscenico: quasi un voler congelare quanto di noi e della vita degli altri ci
appare negativo.
Più di ogni altro sforzo
spirituale, il desiderio di ritornare ad una vita semplice, fatta di cose a
loro volta semplici, non è altro che la voglia di ritrovare la bellezza di
ciò che possediamo già interiormente, ma che, purtroppo, abbiamo seppellito
sotto una coltre di illuse passioni, inutile montagna di cose di cui ora sentiamo
l’imperativo profondo di farne finalmente a meno.
Con misericordia verso noi stessi, fino a giungere ad un eroico ed estremo atto di benevolenza su tante situazioni
della propria storia personale, la fatica del semplificare la mente e il cuore inizia
con il togliere da noi, uno dopo l’altro, i tanti giudizi su coloro che non
hanno il nostro stesso punto di vita. Questo esercizio di liberazione interiore
passa soprattutto per la scelta di smettere di volersi intromettere, gestire e tenere sotto controllo il cammino di vita delle altre persone, come se di loro
noi possiamo essere i padroni o i tutori assoluti.
Senza semplicità di vita è
praticamente impossibile aprirci alla novità gioiosa del Vangelo! E solo uno spirito interiore di semplicità è capace di provocare in chi la insegue con passione la
trasformazione della sua esistenza in qualcosa di infinitamente oltre: da chi ha raggiunto il traguardo della semplicità traspaiono segni di gioia serena; si
ode l’incantevole battito di un cuore gaio di Vangelo.
Nella gradualità dei nostri passi di fede, semplificare l'esistenza diventa un invito a disporre il poco che si sceglie di accettare
in prestito dalla vita all’interno della bellezza stupefacente della creazione.
Nello scorrere in noi delle pagine del Vangelo, iniziamo a nostra volta a
conoscere e a parlare la lingua dei semplici di cuore, i primi che con le loro
scelte di vita hanno testimoniato al mondo quanto avevano confermato ogni giorno a se stessi
e agli altri. Insieme a loro anche noi ora diciamo: “Nessuno, Gesù, all’infuori
di Te”!