06 gennaio
Ci sono momenti in cui un bagliore improvviso, per alcuni istanti, ci acceca e riverbera in noi non luce ma strisce di buio.
Pur immersi nell’oscurità della nostra notte interiore, altre volte basta incontrare una tremolante luce per orientarci sulla strada e per illuminare, passo dopo passo, il cammino da compiere.
Pur immersi nell’oscurità della nostra notte interiore, altre volte basta incontrare una tremolante luce per orientarci sulla strada e per illuminare, passo dopo passo, il cammino da compiere.
Così la nostra fede in Gesù, per quanto piccola e vacillante, per quanto apparente poca cosa di fronte alla vastità attorno della notte propria ed altrui, è capace – la nostra fede – di accogliere una scintilla di Vangelo per lasciarci accendere dall’amore.
Gesù, luce della nostra vita, “risplende nelle tenebre” che ci portiamo dentro e che talvolta incontriamo anche nella vita delle altre persone; ma le tenebre di ciascuno non possono non accogliere la stupefacente meraviglia della luce amorevole di Dio (cfr. Gv 1,5).
Come finestre nella notte, quanti di noi accolgono la luce del Vangelo diventano essi stessi testimoni della luminosità dell’amore e con i loro occhi incominciano a raccontare i colori dell’infinito di Dio.
Come finestre nella notte, quanti di noi accolgono la luce del Vangelo diventano essi stessi testimoni della luminosità dell’amore e con i loro occhi incominciano a raccontare i colori dell’infinito di Dio.