martedì 20 gennaio 2015

Con la semplicità nel cuore e nella vita

20 gennaio

Ritrovarsi abbracciati ad una pagina di Vangelo, a chi abita quella pagina, quella storia a noi raccontata dalla generosità di un evangelista, ci fa scoprire di essere inseriti all’interno di un’affascinante avventura di amicizia, quella con Gesù.

Una dopo l’altra, tante persone ci hanno raccontato come e quando Gesù è entrato nella loro storia personale, in che modo ha preso gradualmente posto accanto a loro, fino a diventare l’ospite gradito, l’amico fidato, il compagno inseparabile lungo il cammino del tempo.


Da Andrea, Filippo, Pietro, Giovanni, da Maria stessa, e da molti altri primi discepoli del Maestro di Nazareth giunge fino a noi l’invito a vivere con grande semplicità la nostra storia di amicizia con Gesù. L’appello a giocarci un po’ tutti sul valore della condivisione reciproca delle proprie esperienze di fede, affinché tutti abbiano in dono ciò che a ciascuno è necessario avere in cuore per continuare il suo cammino di vita e di fede.

Così facendo, in quella che è la vera esperienza di Chiesa, prendendo le distanze e rifiutando fermamente ogni esperienza di negatività, avviene ancora in noi il miracolo del Vangelo: le persone si rialzano dalle loro cadute, riprendono vigore dopo le stanchezze e le ferite della vita, muovono passi nuovi sulla via della fede, avanzano ancora e sempre verso una semplicità di cuore, fino a scoprire nel volto delle persone loro accanto i tratti del fratello e della sorella, la possibilità concreta di una fraternità di Vangelo.

E, uno dopo l’altro, in chi accoglie il Vangelo nel proprio cuore la gioia inizia a colorare ogni frammento di vita, anche là dove il grigiore della negatività sembrava avere vinto su tutto. Sì, la gioia del Vangelo avanza dentro di noi, nella ritrovata semplicità del cuore, fino a condurci per mano alla scoperta che la semplicità della vita è il giardino fiorito dove possono incontrarsi ed amarsi tra loro i veri discepoli, amici, di Gesù.