alla sera del giorno
17.03.2018
Quante volte capita di pensare a sera alla propria storia personale ponendosi idealmente a un metro di distanza da essa, giusto per guardare meglio la vita, non solo quello che vi accade dentro ogni giorno, ma anche per scorgere tutto ciò che vi scorre attorno, il mondo.
Più delle cose che vengono e di quelle che inevitabilmente se ne vanno, più delle emozioni e dei sentimenti che si rincorrono tra loro su e giù per gli incroci della propria vita, c’è un mistero che affascia tutti; e per accorgersene basta fermarsi un attimo e riavvolgere il film della propria storia personale. Si tratta dell’anima, un anelito di eternità presente in ciascuno, un gemito di vita presente in ogni essere vivente.
A differenza di ogni altra dimensione umana, più o meno facilmente misurabile, per l’anima si entra invece nella dimensione verticale della propria esistenza, siamo nelle dimensioni totalmente spirituali dell’esistenza umana, poiché ogni anima è tessuta di fili di Cielo, rivesta ogni giorno da un pensiero divino e, perché no, impreziosita dall’amorevole paternità di Dio.
È nella nostra anima, Signore, che gustiamo in anticipo la vibrazione dell’Infinito, là dove un giorno ritorneremo con un immenso sospiro di sollievo. Nell’anima sentiamo non solo la tua presenza, ma accogliamo in essa la fecondità della tua parola, un’opera diuturna, la tua, di guarigione e di santificazione di tutte le esperienze che abbiamo umanamente attraversato e vissuto appieno.
Ecco perché è estremamente bello a sera, un tocco di delicatezza del nostro animo, quello di ritornare a te con il pensiero e con il cuore, sperando che ciò che il primo giorno abbiamo ricevuto in dono a te ritorni alla fine del nostro viaggio. È nell’anima che facciamo la stupefacente esperienza di una partenza dal Cielo, avendo per missione il pianeta Terra e, al tempo che solo tu conosci, Signore, di un altrettanto sperato ritorno alle altezze del tuo amore. Così è il ciclo immenso dell’anima, così è il ciclo altrettanto immenso del tuo amore.