venerdì 9 marzo 2018

La nota di fondo è costante

alla sera del giorno
09.03.2018

È più che ovvio che un brano musicale abbia la sua melodia, ciascuno il suo intrecciarsi armonico di note e di pause, fino a concludersi tutte nell’ultima battuta d’arresto, nello sperato accordo finale. Forse è meno ovvio sapere che in ogni spartito vi sia disegnato un gruppo di note di fondo, costanti, ripetitive, tutte in secondo piano, ma che tuttavia vanno a costituire quello sfondo melodioso di riferimento di una musica via via avvolgente.
Lo stesso avviene lungo la via della propria esperienza spirituale. Nonostante un intrecciarsi ripetuto di contrapposte esperienze di vita, il più delle volte non sempre armoniche e melodiose, vi è pur sempre un punto di riferimento che non appare ai più in modo evidente, semmai umile e nascosto a quegli occhi, pochi in verità, di tutti quelli che sanno scorgere l’invisibile dentro l’appariscente di ogni giorno.
Si tratta di un luogo teologico, l’invisibile, che ci parla di Dio e della sua realtà, un’esperienza che attrae a sé il tutto di noi, come se si trattasse di un deserto, di uno spazio in cui l’assenza delle cose del mondo crea un vuoto di purificazione, di conversione e, perché no, di rigenerazione profonda. Istante e spazio della propria ritrovata intimità con Dio, il deserto diventa il luogo e il tempo del godimento di un’unità sponsale dell’anima con il Signore. E nell’esperienza del raccoglimento, nella preghiera del cuore, ciascuno torna nuovamente a collocarsi davanti a Dio con l’intero vissuto della sua umanità; un ritorno soprattutto alla nota continua della propria spiritualità, per scoprire, grazie ad essa, il valore della centralità di se stessi agli occhi di Dio e, così, riordinare il senso della propria storia personale di fronte alle grandi domande della vita.
Quanto abbiamo bisogno, Signore, di chiarire a noi stessi la preziosità della nostra vocazione, la nostra chiamata alle realtà del Cielo, dentro un dialogo continuo con la tua paternità. Quanto abbiamo bisogno di sentire che la preghiera ci aiuta ogni giorno a vivere in noi il continuo dono della tua presenza, la luce del tuo Spirito, per discernere la direzione del nostro cammino di sequela. Grazie al tuo amore, Signore, comprendiamo più facilmente come il nostro deserto può diventare la condizione migliore per fare finalmente chiarezza tra la superficie e la profondità delle nostre persone.