martedì 13 marzo 2018

Il poi dipende tutto e solo dal primo passo


alla sera del giorno
13.03.2018

Rispetto alla bellezza della vita, il giusto e naturale movimento del cuore è quello della sua dilatazione, non certo della sua egoistica contrazione. Solo in spazzi allargati c’è posto per raccogliere e trattenere, anche solo per un istante, tanti piccoli frammenti dell’Infinito.
La dimensione di un cuore sano, così come le dimensioni positive e interiori della sua corrente affettiva, è quella precisata dalla misura extra-large, un allargamento senza possibilità di arresto di ogni creativa capacità, potenzialità ed energia della propria voglia di amare il meglio di se stessi, il bello di ciò che si va svelando giorno dopo giorno, tutto ciò che, a un certo punto, si raggiungerà per davvero, alla fine del proprio viaggio.
Eppure, quello che sarà di noi un giorno, tutto sarà la conseguenza del primo passo compiuto molto tempo prima, il primo passo, quello che, più di ogni altra cosa, fin da subito ha fatto la differenza!
Superando ostacoli di non senso, saltando fossati di vuoti esistenziali, salendo ripidi pendii di crescita spirituale, riemergendo dagli abissi dei propri errori… ecco che ogni esperienza è sentiero, via, strada verso l’abbraccio dell’unica libertà possibile, verso l’avvolgente relazione della propria storia personale con l’Infinito di se stessi.
Lo riconosciamo, Signore; lo ammettiamo con onestà di coscienza, che non ci siamo mai convertiti al cento per cento. Benché ogni sforzo, nonostante il tuffo nel fiume del coraggio, il fiducioso sostegno di ogni affidamento a te, ancora abbiamo bisogno di un passo in più, un avanzare sulla via della pienezza della conversione.
E tu non allontani nessuno da te, poiché per te tutti sono degni di te; tutti possono compiere un passo, il primo, quello definitivo, quello santo, per dare a loro volta inizio e direzione alla propria vita spirituale.
C’è in gioco tutto, Signore, e tu lo sai: il tutto di noi stessi e anche il tutto di te, poiché proprio dal nostro primo passo dipenderà la riuscita dell’intero viaggio della vita. Per questo non possiamo fermarci, non possiamo assolutamente perdere tempo e coraggio, indietreggiare di fronte ai primi ostacoli: bloccarci a metà del viaggio, Signore, è come se non fossimo mai partiti; è come se non avessimo mai deciso di dilatare il nostro cuore, la coperta della nostra vita, per accogliere il più possibile una misura abbondante del tuo amore.