sabato 28 aprile 2018

Non è tutto, nella preghiera c’è dell’altro

alla sera del giorno
28.04.2018

Attratti più che mai dalle vicende di ogni giorno, lo stile è sempre quello di cercare tra i frammenti del mondo che ci circonda ciò che manca al raggiungimento della nostra felicità piena.
Per alcuni è una fatica normale, la ricerca e il ritrovamento del pezzo mancante, che prima o poi premierà la costanza di quanti non hanno mollato il cammino di perfezionamento delle proprie umane capacità; per altri invece si tratta di uno sbaglio madornale, il solito errore, quello commesso da chi non si accontenta mai dei risultati conseguiti nella ferialità di tutti i giorni, l’errore di continuare a puntare al superamento di se stessi e del tutto. Per alcuni, in verità poche persone, tutto si gioca ad un livello e ad una dimensione che sanno più di Cielo che di Terra, la dimensione e la via dello Spirito.
Nella preghiera, ancora una volta e ad ogni volta, non si dà ragione a una parte di noi stessi contro l’altra, alla tensione del perfezionamento della propria vita oppure allo spirito dell’accontentarsi di ciò che già è presente nella nostra stessa storia, alla dimensione terrena del proprio esistere o alla tensione spirituale del proprio viaggio verso il Cielo.
Nella preghiera tutto in noi s’intreccia e si lega al bisogno profondo che avvertiamo di armonia, di serenità, di pace, di quiete e d’immersione nell’Infinito di Dio. Gli stessi sentimenti, educati ad imboccare via via il sentiero evangelico della perfezione, gradualmente ci aiutano a giungere a un buon grado di ottimismo esistenziale e ad un atteggiamento mentale e affettivo decisamente positivo.
Aiutaci tu, Signore, a sostare alla tua presenza, affinché le nostre menti e i nostri cuori si aprano fiduciosamente alla bellezza del mondo, al significato pieno e positivo delle nostre storie personali. Quanti incontreremo lungo il nostro viaggio, le cose che ci capiteranno quotidianamente, i momenti di entusiasmo insieme a quelli di abbattimento, gli altri e bassi delle future ore del giorno… con te in noi tutto acquisterà un senso nuovo e una dimensione altrettanto nuova, una dimensione di te.
In ogni frangente tu ci parli, tu ci invii una proposta di relazione amorevole con te, e a noi lasci il tempo e il modo di trovare la via del ritorno a te, il nostro rispondere alla delicatezza del tuo amore. Quanto è vero che nell’esperienza della preghiera tu ci offri la possibilità di guarire integralmente le nostre storie di vita, una radicale terapia dell’anima, perché tu sei pur sempre, e tale resti, il medico delle nostre anime.