mercoledì 4 aprile 2018

Prima o poi manterrai le tue promesse

alla sera del giorno
04.04.2018

Non tutti saranno d’accordo, ma è pur sempre vero che più la fede di una persona è fluida, liquida, sciolta, scorrevole dentro di lei, più essa arriverà a penetrare in profondità il tessuto esistenziale di un uomo e di una donna; conquisterà gli spazi vuoti della sua personalità, fino a raggiungere il fondo delle fessure del vissuto e della sua storia personale.
Come l’acqua penetra fin là dove non penseremmo di trovarla, così il respiro di Dio raggiunge in una persona angoli profondi e impensabili di vita o di morte spirituale. La risposta a questa presenza, discretamente nascosta di Dio, sta proprio nel coraggio della fede, in un atto di fiducia nella potenza del suo amore, attraverso il quale Dio stesso può creare, sostenere, guarire e fecondare per davvero ogni aspetto della vita.
Quanto è importante che la fede non si rinchiuda dentro forme statiche, chiuse, prefabbricate da altri, con la presunzione di pensare solo come consolidare, rendere stabili le proprie idee religiose, fino a farle diventare rocciose, spigolose, monolitiche. Quanto è importante, invece, che ogni piccolo passo di fede resti e possa fluttuare, risorgere e cadere e cambiare ogni giorno, ancora e ancora, sempre di più, perché è solo in un continuo divenire dell’anima che la mente e il cuore imparano a confidare in Dio.
Non è una fede statica di cui tu ti affascini, Signore, ma di un correre del cuore e della mente – un viaggio dello spirito –, lungo i sentieri del tuo passaggio in noi. Nelle parole che ti rivolgiamo ogni giorno, preghiera vivente e pulsante in noi, ti doniamo la nostra fiducia e da te riceviamo il dono della salvezza di noi stessi e degli altri. Tu risollevi e innalzi a te, Signore, tutto il nostro esistere; ravvivi in noi ogni dimensione e ogni dono del tuo amore.
E la bellezza del tuo cammino dentro lo spazio della nostra preghiera diventa una promessa che, prima o poi, tu ci farai il dono di un’altra sorpresa. E tu a tutti rispondi: “Certo, ma intanto tu abbi fede”.