lunedì 2 aprile 2018

Un interrogativo all’insù (¿) ci salva sempre

alla sera del giorno
02.04.2018

Nella lingua spagnola, all’inizio di una frase di domanda chi scrive vi antepone un punto interrogativo capovolto, perché il lettore fin da subito si prepari a dare la giusta intonazione a ciò che andrà poi a leggere. Ma la cosa curiosa è che il normalissimo punto interrogativo “?” posto a inizio frase viene scritto capovolto “¿”. È una particolarità della sola lingua spagnola.
Anche nelle nostre avventure personali molti punti interrogativi sono scritti in modo normale, perché hanno a che fare con le cose ordinarie della vita di tutti i giorni, domande legate al come e al perché delle cose, al quando e al dove di un fatto… Ma quando le domande coinvolgono il Cielo, cioè quando si va un passo più avanti della normalità, più in alto della consueta linea d’orizzonte, siamo proprio sicuri che sia sufficiente usare solo il nostro vecchio punto interrogativo?
Quando il puntino del segno interrogativo è in basso, a terra, è chiaro che esso sta a indicare che ogni volteggio di pensiero, di preoccupazione, di dubbio e di voglia di capire – i tanti riccioli della vita –, alla fine poi deve giungere a un punto fermo di terra, alla concretezza di una risposta che nasce proprio dalla fine dell’ascolto di una domanda.
Ma se il punto interrogativo si capovolge? Se il puntino del segno interrogativo è posto in alto e non più in basso, in cielo e non in terra, dove possiamo e dovremmo cercare sempre il punto fermo, concreto, risolutivo di ogni nostra domanda di vita, di mente e di cuore? Beh, è molto chiaro, in Dio!
La preghiera non ci insegna solo la bellezza di una risposta, ma il valore di una domanda. E più che le risposte, sono le domande a diventare sentieri, strade, vie da percorrere per vivere appieno la ricerca della verità, il proprio personalissimo ritrovamento in Dio dell’amore.
Anche un solo punto interrogativo, Signore, ci salva la vita. Salva non solo noi stessi ma anche tutti coloro che ci camminano accanto, perché in noi possano rinvenire le tracce del tuo passaggio e i passi di una fede e di un amore che si rivolgono sempre a te.
Scrivi tu le risposte alle nostre domande, Signore, quando tu comprendi che nella nostra preghiera è forte e pulsante la passione per il tuo amore, per una relazione con te viva e sempre contemporanea ai nostri passi.
Un punto interrogativo rivolto a te, Signore, davvero ci salva la vita, perché diventa qualcosa cui aggrapparci con tutto noi stessi; è un gancio di Cielo!