12 febbraio
La preghiera è un punto di partenza, la preghiera è anche
un punto di arrivo, all’inizio e alla fine del giorno, così come di ogni altra
esperienza che si voglia vivere con la colorazione della fede. Più di tutto,
però, la preghiera è un luogo di incontro, uno spazio di tempo che le persone credenti
possono vivere per convergere reciprocamente ad unum, per rivolgersi insieme a
Dio.
Se nella vita di coppia si arriva a condividere
moltissimo di entrambi, quasi tutto, dagli aspetti più alti di valore, quali le
emozioni ed i sentimenti, fino agli optional della vita a due, le cose di tutti
i giorni, quando ci si imbatte in una storia di amore costruita sulla roccia
della fede, nella stessa vita di coppia anche la via spirituale diventa quel
qualcosa di sacro dell’uno e dell’altra da condividere intensamente.
Essendo la forma privilegiata del dialogo del singolo
con il suo Dio, la preghiera diventa il punto di incontro di due persone
abitate dallo stesso valore della fede, persone che si riflettono
scambievolmente le pagine illuminate del Vangelo, sostenute dalla grazia
santificante dello Spirito santo.
Nella preghiera la coppia scopre di avere un’anima,
all’interno della quale ogni fatica della vita a due trova via via il suo
riposo. E Gesù ascolta ed abita, elevandolo al Padre, il riposo dell’amore; e
Gesù accompagna sempre con la sua misteriosa presenza il cammino dei cuori,
affinché tutti si rivolgano all’Altissimo in un inno riconoscente di lode. La
preghiera di coppia diventa allora Eucaristia, ringraziamento per la scoperta dell’eco
della voce di Dio nel suono melodioso della voce della persona amata. E Dio
ascolta compiaciuto la preghiera di due amanti, come se si trattasse di una
musica incantevole, suonata a quattro mani.