lunedì 16 febbraio 2015

Quando il nostro amore parla la lingua di Dio

16 febbraio 

Benché ci convinciamo del contrario, dobbiamo ammettere che ci sbagliamo di grosso quando pensiamo che una storia d’amore non abbia alcun collegamento con l’esperienza terrena e divina di Gesù.
Arriviamo, persino, ad affermare che tutto ciò che nella vita di una coppia è riconducibile alla dimensione spirituale sia, praticamente, questione di ingenuità, se non addirittura d’immaturità. Del resto, la vita a due è più concreta rispetto ai pensieri e alle emozione legate alla sfera della religione.
Molti sono portati a credere che la vita d'ogni giorno sia sicuramente più complessa rispetto a come la vede e la sogna fin dal passato la semplicità del Vangelo; e, per quanto possa essere ritenuta bella ed affascinante, essi affermano che la vicenda di Gesù rasenti più la poesia che la difficile prosa della vicenda umana.

Eppure, per quanti si rifanno con fede all’esperienza terrena e divina di Gesù, sia lo spirito di una persona, sia il Vangelo non hanno alcunché di ingenuo, di infantile. Grazie allo spirito insito in ogni essere umano e al Vangelo ad esso donato, nel profondo del cuore e della mente di una coppia credente cammina il discernimento delle intenzioni. In quanti vivono da credenti la loro storia d’amore la luce della fede infonde un buon grado di capacità di giudizio sulle cose del mondo, così come sulle tante situazioni, positive o meno, che attraversano la loro relazione di coppia. 

Lungi dall’essere infantile o semplicistico, il rapporto di entrambi con Gesù presuppone, per chi è coinvolto seriamente e pienamente in una storia d’amore aperta al trascendente, il desiderio della maturità e un coraggio fatto di cose infinite, oltre il limite di ogni visione distorta della preziosità dell’amore umano, elevato ora alle altezze di Dio.

Lungi anche da ogni banalità, quando la storia d’amore di una coppia impara a comprendere e a custodire in sé la lingua affettiva di Dio, ecco che quella storia si lascia penetrare dalla profezia: l’uno canta all’altra l’appassionata melodia del proprio amore umano, preannuncio e profezia dell’amore di Dio.