alla sera del giorno
18.01.2018
Lenti, i primi dopo gli altri, sono i passi che incedono stanchi dentro le prime ore della notte.Affaticati, e in cerca poco più avanti del sentiero della serenità profonda, sono gli sguardi che guidano il nostro cammino verso il silenzio che tutto raccoglie dentro di sé.
E mentre via via la nostra sera si accorda all’unisono con la sera del mondo, un’eco di noi continua il suo rimbalzo tra le pareti alte e basse della nostra vita.
C’è un luogo, però, dove a sera vanno a dormine i colori e i suoni, le parole e i rumori dell’universo intero; e noi con essi, in un orizzonte dove non c’è più nessuno sveglio se non la memoria delle persone che hanno attraversato questa giornata.
La tua voce a sera, Signore, ci cammina dentro e sussurra a ciascuno parole di delicata armonia. Alle orecchie dei nostri cuori tu non manchi di ripetere ancora una volta: “Con l'amore nel tuo cuore, come l'unica canzone che sai, non esiste una bellezza come quella a cui appartieni. Alzati, seguimi, ti condurrò a casa”.
E dentro il silenzio, ora ricolmo di te, Signore, già nelle prime ore di questa notte tu ci cammini accanto: sei sempre tu ad abitare la nostra notte.