alla sera del giorno
20.01.2018
Trasportati a sera dalla vibrazione dei nostri pensieri, dall’onda delle emozioni più vere per quello che abbiamo vissuto e per ciò che siamo stati dentro i ticchettii dei secondi del giorno che si va spegnendo, consapevoli di quello che resta della nostra vita alle porte della notte, i nostri respiri cercano la quiete di un riposo.
Se all’alba di un nuovo mattino eravamo disposti a riprendere la vita là dove l’avevamo lasciata al tramonto del giorno passato, alle prime ombre della sera avvertiamo il bisogno di un giaciglio di vita, un guanciale di speranza, un abbraccio di tenerezza dentro cui lasciarci andare, un luogo dove consegnare le ultime vibrazioni del nostro esistere.
Se ogni spirito cerca il suo riposo, c’è un riposo che noi desideriamo trovare in te, Signore, non solo per dirti di custodire tu la preziosità delle nostre storie personali, ma per gustare la bellezza di non sentirci mai soli, mai separati da te, neppure nelle ore indifese della notte.
Riposare sul palmo delle tue mani, lasciarci andare al riposo nello Spirito, altro non è per noi, Signore, che sognare la fantasia dei tuoi sogni, trovare nel calore delle tue mani quell’energia di Cielo per riprendere all’ora del risveglio il nostro cammino, un nuovo tratto di quell’unico viaggio che ci è dato di vivere, la vita quaggiù, la vita lassù.