sabato 27 gennaio 2018

E a sera l’ultimo pensiero va a tutti loro

alla sera del giorno
27.01.2018

A volte non è vero che a sera l’ultimo pensiero sia tutto per noi stessi, per la nostra storia, per le mille cose che ci stanno dentro, per tutto quello che stiamo per lasciarci alle spalle o per quello che ancora ci attenderà domani, al risveglio dei prossimi raggi di sole.
A volte il pensiero va ben oltre la nostra pelle, ben oltre il punto dove siamo e da dove iniziamo a lasciarci andare noi, giù e dentro il silenzio della notte.
Prima di abbandonarci alla quiete del giorno, come quando le gocce stanche si tuffano irresistibilmente nell’immenso respiro del silenzio, ancora un tintinnio di memoria guida lentamente i nostri pensieri; e le vibrazioni del cuore raggiungono i colori, i volti, le mani, la linea dei corpi e le voci delle persone più intime a noi stessi.
È nell’atto di avvolgere tutti, chi ancora è nostro compagno di strada, chi è già andato un passo oltre il velo della vita e della morte; è nel desiderio di riabbracciare ciascuno; è nella voglia di risentire sulla nostra pelle il calore delle persone che potrebbero essere ancora qui; è in quel preciso istante che tu, Signore, raccogli i nostri pensieri e ti rendi presente a ciascuno.
Certo, sulla soglia della notte i nostri pensieri viaggiano ancora, ma sei tu, Signore, a sospingerli alla porta della vita di tutti coloro che custodiamo nel cuore, perché tutti ci possiamo finalmente ritrovare uniti in te, oltre le ferite del viaggio, nella delicatezza di un abbraccio che non avrà mai fine.