alla sera del giorno
14.01.2018
Pare cosa da poco ma, invece, non è proprio così. C’è una forza di parola dentro il mistero della vita, che appena appena le si lascia tempo e facoltà di esprimersi, un fiume di significati e di sensi, parole in entrata e in uscita, si mettono in movimento dentro e attorno a noi.
A volte è alle prese con l’imprevisto di un mare in tempesta, a volte con la brezza leggera di una sera di poesia; ma prima del giungere di una nuova notte la vita diventa un racconto di forze e di debolezze più che mai vere, le proprie, di cose chiare e di situazioni misteriose tutte ancora da dipanare.
Ma c’è una sapienza, Signore, non solo ricca di giorni, tutti contati e messi in ordine uno dopo l’altro, una sapienza che è riflesso della tua luce ora presente in ciascuno di noi. È essa a illuminare il senso di quello che abbiamo vissuto lungo la via del bene o nel male abbiamo sperimentato per sentieri di allucinante smarrimento.
Ma se la lasciamo parlare, la voce della sapienza ci parla di Te, Signore, e pazientemente riapre in noi nuovi orizzonti di coscienza, nuovi cammini di senso, un senso più chiaro del mistero grande del tuo amore per la loquacità del nostro esistere.
È vero, a sera tutto tace, ma alla fin fine ogni cosa ci parla di Te.