venerdì 28 settembre 2018

Ci ritroviamo al viale delle stelle?

alla sera del giorno
28.09.2018

Non si sa con precisione se le stelle abbiano memoria di noi, ma sicuramente noi ne abbiamo di loro. Fosse anche per una sola volta nella vita, chi non ha mai alzato i suoi occhi al cielo per contemplare la volta stellata?
Ci viene spontaneo cercare tra le stelle, o anche dentro l’anima stessa delle stelle, una risposta sperata da tempo, avere dagli astri una soffiata di fortuna, la conferma che la direzione del viaggio, che con fiducia stiamo affrontando, sia davvero quella giusta.
Ma più che alla terra, è alle stelle che affidiamo i nostri desideri, il compito non facile di realizzare il ventaglio dei nostri sogni più segreti, con pazienza, stella dopo stella, un sogno dopo l’altro. A volte anche il calore delle nostre lacrime evapora alla prima stella libera, quando sentiamo che è solo nell’infinito che ci sovrasta la possibilità di respirare ancora a pieni polmoni.
È quando ci capita di smarrire il sentiero, o di ritrovarci in mare aperto senza più orientamento umano; è quando alla fine non sappiamo da chi sperare l’illuminazione della vita, è allora che vorremmo allungare le nostre mani al cielo, e tentare di rapire la prima stella, la prima che passa, la più distratta, quella rimasta senza difesa, l’ultima disposta a diventare stella di fortuna.
Ma le stelle fatte dagli uomini sono altra cosa; sono solo di pezza gialla, ritagliate fittissime, una accanto all’altra, con le punte che si toccano, ma senza mai diventare amiche. Stelle, queste, straniere, nemiche, una sospettosa dell’altra, perché tutte destinate a tradirsi reciprocamente, pur di sopravvivere all’inevitabile.
Triste storia quella delle stelle di famiglia, una per ciascuno dei componenti dello medesimo focolare, documenti a conferma dell’obbligo di partecipare al destino forzato dell’oblio, ago e filo per cucire su tutti i petti il medesimo biglietto da viaggio.
Se non con Te, Signore, è per noi impossibile farci in casa tutte le stelle che vogliamo. Rispetto alle nostre, preferiamo le tue stelle, segni di luce e di vita, i tuoi in noi, e non di tenebra e di morte, i nostri davanti a Te.
Tutto è già dentro di noi, Signore, il bene e il male, la luce e le tenebre, il respiro nostro e quello ancora più largo dell’umanità che ci cammina accanto. Dentro i nostri occhi entrano i riflessi di luce che solo Tu fai rimbalzare tra noi, come eco della tua amorevole presenza nel cielo che tutti avvolge e che ciascuno protegge.
Solo Tu, Signore, puoi dare il nome alle stelle, a quelle nostre amiche, a quelle che generosamente brillano per noi, anche oltre la loro stessa vita, per orientare e per accompagnare generosamente il coraggio dei nostri passi lungo il viale dell’Infinito.
È da Te, Signore, che speriamo di avere in dono la stella luminosa del tuo amore, affinché sul petto nudo della nostra storia personale ogni giorno rechiamo orgogliosi nel mondo il segno della celebrazione delle tue e delle nostre vittorie finali.