martedì 11 settembre 2018

Fili e nodi all'infinito del perfetto

alla sera del giorno
11.09.2018

Ogni alba reca con sé il suo dono e non sono di poco valore le gocce di rugiada su una ragnatela. Gravide di vita, tremolanti, riproducono in piccolo la poesia e la melodia di tutta una notte. Al mattino sembra che anche su un’esile ragnatela un ultimo scintillio di stelle ora si arrenda al nuovo giorno, fino a lasciarsi spegnere dai primi raggi di sole.
C’è sempre una storia di silenziosa operosità da scorgere e da ascoltare, custodita tra i fili di una ragnatela. Nella magia del suo apparire geometricamente perfetta, la ragnatela tace, come non è udibile a orecchio umano il rumore laborioso del suo artigiano. Filo dopo filo, nodo dopo nodo, intreccio dopo intreccio, ancoraggio a questo e a quel ramo, punti di appoggio equidistanti e posti secondo un disegno artistico tutto da invidiare, ecco che sospeso nell’aria si distende quel delicato ricamo che celebra le doti innate di un ragno creativo.
Sembra incredibile, eppure è solo nella stagione che più gli è congeniale per raggiungere il traguardo della sua impresa che il ragno sfrutta tutto il suo ingegno e il suo estro creativo. Esso sa bene che può tessere per tutta la sua vita un’unica tela.
È nella sapienza dell’uomo considerare le possibilità che la vita gli offre, quelle occasioni da cogliere al volo per mettere mano ai propri sogni e renderli visibili a se stesso e agli altri. È quella potenza creativa in ciascuno di noi che ci porta a realizzare l’opera d’arte che già possediamo nel profondo del nostro essere. Fili e nodi diventano il proprio quotidiano lavoro di tessitura, affinché i mille colori delle nostre storie personali siano tutti da ordire tra loro con l’arte e la saggezza di chi si lascia ispirare e illuminare dal Cielo.
A chi, se non a Te, Signore, volgere la nostra richiesta di luce? Capire chi siamo e che cosa vogliamo realizzare nell’arco della nostra vita, quali strumenti fare nostri per esercitarci e per perfezionarci nell’arte dell’umano, è quel qualcosa di magico che ci fa essere certi che, con Te accanto, ogni esperienza nella nostra vita sarà una scuola di senso e di positività.
Tu ci inviti ad abbandonare il passato, quando esso ci impedisce di fidarci oggi di Te, e ci incoraggi a cercare di ricreare in bene quanto dentro di noi ci ha distrutto in male. Alla rabbia che proviamo verso noi stessi e verso gli altri Tu parli di respiro ritrovato, di armonia interiore, di equilibrio tra ricordi ed emozioni, fino a sussurrarci parole di misericordia fraterna.
E come vorremmo, Signore, che anche sui fili e sui nodi delle nostre vite possiamo all’alba del nuovo giorno ritrovare la rugiada del tuo amore, certezza a noi cara che nel buio della notte tu sei rimasto e resti sempre accanto a noi.