martedì 18 settembre 2018

Nulla più di questo

alla sera del giorno
18.09.2018

Quando mai le nostre scelte sono semplici? Quando i nostri occhi sono adatti a ciò che di magnifico si pone loro innanzi? Quando le mani sono libere e pronte al numero di carezze da donare senza misura? Quando mai i piedi, i nostri piedi, si muovono paralleli a quelli degli altri, per condividere con loro sentieri inesauribili di fraternità?
La vita ci dà molte cose da mangiare e da bere, per la mente e per il cuore; ci offre ogni tipo di possibilità per stare bene e in armonia con se stessi e con l’universo intero; ma soprattutto la vita ci dà la speranza, quella che non finisce perché caparbia, perché pronta a rianimarsi ad ogni nostro respiro.
Ci aiuta la vita a sentire scorrere in noi un’altra vita, quella ben più grande delle stelle in cielo, delle onde in mare, delle strade per il mondo, perché nulla di quanto cogliamo di vivo in noi e attorno a noi vada perduto nel non senso dei nostri baratri interiori.
Nostro malgrado, lo abbiamo imparato per davvero che nella vita sono veramente poche le cose che vale la pena avere in pugno e, se le possediamo, nient’altro importa, ma se non le possediamo, tutto il resto che è in noi non ha valore. Restiamo con l’apparenza anonima di avere raggiunto chissà quali mete, ma nella verità dei piedi, degli occhi e delle mani sappiamo benissimo di essere rimasti fermi, impietriti al nostro punto di partenza. E con l’illusione nel cuore che le cose della vita non siano come esse sono per davvero, continuiamo il nostro viaggio, finché non ci risveglieremo alla verità dei raggi di luce di un nuovo giorno.
Scommettere su ciò che a noi è ignoto, ma ben chiaro a Te, Signore, equivale a credere con tutte le nostre forze all’importanza dei punti di riferimento che Tu ci offri in dono. Alla scuola del tuo infinito amore scopriamo che chi soffre di più nella vita è proprio chi ha ignorato i desideri del suo cuore, dentro i quali Tu parlavi comunque di altro rispetto allo scontato di ogni giorno; chi ha fatto dei suoi sentimenti e delle sue emozioni una fredda questione della mente. E non è errato sospettare che chi è rimasto sordo ai desideri del suo cuore proprio lui passerà il resto della sua vita a rimpiangerli.
Proprio questo è quello che c’è di più difficile, Signore, nella vita: avere il coraggio di consegnare nelle tue mani il tutto della nostra storia personale, di noi stessi e delle nostre relazioni con gli altri, i desideri inariditi in noi, i semi dei sogni che non abbiamo più avuto la voglia di coltivare per il domani.
Rimettere tutto noi stessi nelle tue mani, là dove è possibile ritrovare ancora il brivido dell’impossibile, nulla più di questo ci dà in cambio stasera la gioia di sentirci vivi nella vita del tuo amore.