alla sera del giorno
17.09.2018
Ce lo hanno detto un’infinità di volte, a noi bambini, giusto per zittirci, non certo per cattiveria e neppure perché insensibili al nostro bisogno di comprendere allora il perché, il senso profondo, di quanto andavamo scoprendo. Non è stato neppure un modo scaltro per spostare più avanti il dovere di una risposta, l’obbligo di offrire una spiegazione, che in quel momento era difficile da formulare.
Ce lo hanno detto innocentemente perché, allora come oggi, certe cose nella vita accadono senza che di esse ne abbiamo un’immediata comprensione. E da sempre, nonostante gli sforzi titanici di ciascuno, in tutti resta pur sempre una parte di ambiguità, di mistero, d’impenetrabilità, la difficoltà a oltrepassare quel muro, comune a tutti, che circonda e custodisce i grandi segreti della vita delle persone.
Certo, un giorno arriverà il momento tanto desiderato in cui tutti potranno capire ciò che ora risulta incomprensibile a ciascuno; ma la difficoltà più grande è quella di intuire adesso quando accadrà questo svelamento, quando giungerà il tempo della piena comprensione dell’accaduto e della felice scoperta della fonte inesauribile di risposte ai tanti perché della vita, il tempo, cioè, in cui la luce del sapere diraderà le ombre della nostra non lucidità.
Ci siamo passati tutti per le sale d’aspetto della vita, fermi agli sportelli dei tanti quando senza le lancette del tempo, con il desiderio di riuscire a capire il senso ultimo dei nostri vissuti personali. E perché finalmente fosse tutto chiaro, alla fine non è bastato neppure avere raggiunto e oltrepassata la soglia della porta di una certa età. Credevamo che con gli anni si sarebbero potute capire molte cose della vita, della propria storia personale, di se stessi e degli altri, e invece... l’elenco dei perché rimasti senza risposta è rimasto a sua volta, più o meno, lo stesso.
Là dove molte cose sono ancora difficili da comprendere e da spiegare, impenetrabile il mistero che le avvolge, la banda dei sentimenti più fidati si è fatta sempre più esigua, e più passa il tempo e più si fa complicato mantenere in sereno equilibrio la propria armonia.
Nonostante restiamo ammutoliti di fronte all’inspiegabile della vita, con le variopinte storie e domande tatuate sulla nostra pelle, invece per Te, Signore, siamo tutti grandi a sufficienza per capire ogni frammento della nostra avventura.
Tu ci chiedi il coraggio della pazzia della fiducia, fiducia in Te, l’ardire di abbracciare con tutto noi stessi il segreto del tuo starci accanto, le più personalizzate sfumature del tuo amore per ciascuno di noi.
E a sera non smetti di ripeterci che grandi si è ai tuoi occhi non per l’età, né per la somma degli anni vissuti, ma per la fede in Te e per la passione che abbiamo di Te nel cuore, perché non si può comprendere la nostra vita se non dentro il caldo abbraccio del tuo amore infinito.